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Il nuovo album degli Alter Bridge e le urla che si rivelano essere preghiere

Jeffrey Bruno - Aleteia - pubblicato il 10/10/16

Per quanto possiamo provare a riempire di rumore la nostra vita, il grido dell'anima non potrà mai essere messo a tacere

Non giudicatemi, ma amo l’heavy metal. Ho speso metà della mia età adulta completamente immerso in questo genere. Ha una potenza gutturale che manca in altri tipi di musica, e racchiude in sé qualcosa di profondamente viscerale e ribelle. So solo che mi piace davvero molto.

Quando sono tornato alla fede cattolica e ho iniziato a coltivare la mia relazione con Gesù Cristo (relazione per eccellenza), alcune ‘cose’ hanno iniziato a infastidirmi, man mano che la mia coscienza si destava. Ad esempio ‘Man in a Box’ degli Alice in Chains, un tempo uno dei miei pezzi preferiti in assoluto, si è rivelata essere diametralmente opposta a ciò che credevo e a Colui che amavo. E ho dovuto rimuoverla dalla mia playlist… la prima di una lunga serie.

Ho presto compreso quanto ateismo e satanismo fosse presente in quel genere musicale che mi piaceva così tanto. In realtà già lo sapevo, ma solo allora divenne un problema per me. Come potevo ritenermi coerente ascoltando quelle cose e professare il mio amore per Dio?

Dovevo necessariamente rimuovere molti rami secchi dalla mia vita, e trovare un compromesso. Avevo mantenuto perlomeno quelle band che sembravano “dolcemente” agnostiche ed atee, opposte al puro male professato da altri gruppi musicali. Era un processo che richiedeva del tempo.

Ed eccomi qui, oggi.

Gli Alter Bridge — sostanzialmente ciò che resta della band Creed ma con Myles Kennedy come frontman al posto dello sfortunato Scott Stapp — è uno dei gruppi “del compromesso” che preferisco. E pochi giorni fa, il 7 ottobre, è stata una data importante nel mondo del Metal alternativo, quella in cui gli A.B. hanno rilasciato il loro quinto album (dopo una lunga attesa). Ne ero entusiasta.

Alter Bridge

Una delle voci principali di ricerca su Google a loro riferita è “Gli Alter Bridge sono un gruppo cristiano?” Lo confesso, anche io ho fatto la stessa ricerca, per poi rimanere profondamente deluso. E allora perché molte persone si sono poste la stessa domanda? Beh, a causa di alcuni loro testi, che sono delle vere e proprie preghiere.

È un qualcosa che mi ha sempre lasciato perplesso. Perché degli atei dichiarati dovrebbero includere nelle loro qualcosa che assomigli vagamente ad una preghiera? Stiamo scherzando?


LEGGI ANCHE: L’heavy metal è davvero una musica satanica?


Ma qualche giorno fa mi sono reso conto conto di una cosa: tutti abbiamo un’anima. Possiamo dire ciò che vogliamo, agire secondo i nostri comodi, ma in noi c’è sempre un’anima. E a prescindere da quanti watt di amplificazione vi siano sul palco e quanto rumore faccia la marmitta della nostra Ferrari, non possiamo farla tacere del tutto. Urla, perché vuole unirsi a Colui che l’ha creata; desidera essere in unione con Colui che ha soffiato in essa l’alito vitale nel sacro momento della concezione, in cui l’uomo, la donna e Dio si uniscono nell’atto che dà vita alla più grande risorsa naturale al mondo: l’essere umano.

Possiamo uccidere la nostra coscienza e disinformare il nostro intelletto, ma l’anima resterà sempre. Penso che sia questo il motivo per cui, di tanto in tanto, persino i gruppi più irriverenti alzano la propria voce per cercare il Divino.

Negare la presenza di Dio significa negare la propria autentica pace, la propria gioia. E nel mondo del Metal ve ne sono tantissime prove: suicidi, dipendenze, pornografia… un mondo che si fa a pezzi da solo nel tentativo di far tacere l’anima, usando ogni mezzo a propria disposizione per raggiungere l’obiettivo

Ma l’anima non può restare in silenzio. Gli sforzi per farla tacere provocano grande dolore e sofferenza, perché è parte integrante dell’essere umano. Non si può strapparla via.

Ed è davvero affascinante ascoltare le canzoni che un tempo amavo, con questa consapevolezza. E struggente. Sì, perché è struggente il fatto che qualcuno possa volontariamente provare a negare la gioia, la consolazione e la speranza dell’eternità. Ma non è affatto una novità, le cose sono andate così sin dall’alba dei tempi.

E quindi, amici miei, pregate per tutti coloro che sono in questo auto-inflitto inferno sulla terra. Che siano parenti, rockstar, celebrità o vostri conoscenti. Le loro anime hanno bisogno della Grazia che voi, attraverso le vostre preghiere, potete contribuire a donare loro.

Mark Tremonti, chitarrista principale delle rock band americane Creed ed Alter Bridge, durante un'intervista alla Colston Hall. (Foto di Joseph Branston/Guitarist Magazine via Getty Images)
Mark Tremonti, chitarrista principale delle rock band americane Creed ed Alter Bridge, durante un’intervista alla Colston Hall. (Foto di Joseph Branston/Guitarist Magazine via Getty Images)

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