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A questo proposito, e, lo prometto, è l’ultimo pensiero non esattamente armoniosamente collegato col resto – a forza di panni sistemati ci avviamo verso la ventesima ora di veglia – volevo ricordare che il 21 ottobre in Senato la Fondazione Rosario Livatino ha organizzato un convegno sull’obiezione di coscienza, un tema col quale presto temo dovremo confrontarci in molti: non solo i medici e i farmacisti sui quali c’è una stretta sul piano amministrativo perché non si oppongano all’aborto, non solo i sindaci ai quali verrà chiesto di celebrare le cosiddette unioni civili, non solo gli insegnanti ai quali verrà chiesto di insegnare “sbagli della mente umana” come le teorie gender. Ma per esempio anche noi genitori, se non ci verrà riconosciuto il diritto al consenso informato e saremo costretti a far frequentare ai nostri figli lezioni di “sbaglio”. Per esempio anche noi sposati, se il nostro matrimonio diventerà una farsa, una volta che dovesse essere equiparato a una qualsiasi altra forma di accompagnamento affettuoso o sessuale, come quello fra due persone dello stesso sesso. Come diceva Rosario Livatino a cui è intitolata la fondazione, il magistrato ucciso dalla mafia e in odore di santità, l’obiezione di coscienza è il riconoscimento del foro interno da parte dello stato laico.
E’ prezioso dunque che il 21 ottobre (è un venerdì) alle 15, alla Camera, nell’ Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari , in Via di Campo Marzio n. 78, a parlarne siano magistrati e giuristi, oltre che medici, farmacisti, dirigenti della pubblica amministrazione, con un occhio a quello che succede in altri paesi europei: dopo il saluto di Piercamillo Davigo parleranno, moderati dai Vice Presidenti del Centro Studi Rosario Livatino Domenico Airoma Alfredo Mantovano Filippo Vari, Grégor Puppinck Direttore dell’European Centre for Law and Justice , Giacomo Rocchi Consigliere della Corte di Cassazione. A seguire le testimonianze sull’obiezione di coscienza di: Massimo Gandolfini, tutti sappiamo chi è, Ermanno Pavesi,Segretario generale della Federazione Internazionale della Associazioni dei Medici Cattolici, Piero Uroda, Presidente dell’Unione Cattolica Farmacisti Italiani, Paolo Maria Floris, Dirigente della Pubblica Amministrazione (nonché CDNF!). La relazione conclusiva sarà di Mauro Ronco Presidente del Centro studi Rosario Livatino.
L’ingresso al convegno è libero per tutti, a condizione di : 1) segnalare la propria partecipazione, con l’indicazione del nome e del cognome, a cerimoniale.adesioni@camera.it o a info@centrostudilivatino.it (l’ideale è a entrambi). Una volta mandata l’adesione il posto viene riservato, quindi se poi ci si ripensa è necessario informare che non si va più, 2) giungere sul posto non oltre le 14.45 a causa dei necessari controlli di sicurezza, 3) per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta.
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Lo so, ho buttato là due o tre temi da niente, la responsabilità personale e la conversione, il disorientamento dei fedeli, l’obiezione di coscienza e il convegno… Per ognuno ci vorrebbero due o tre volumi ma ho finito le energie. Confido nei vostri commenti, che sono sempre più intelligenti dei miei spunti.