I genitori sono fondatori della popolare pagina facebook “Buone notizie secondo Anna” Una coppia di Padova ha creato una pagina Facebook dedicata alla loro bimba con la sindrome di Down. Per dire con un sorriso quanto lei sia straordinaria.
«Se hai una giornata un po’ down, ti consiglio un’overdose di RisatAnna prima e dopo i pasti». scrive il papà della piccola Anna, Guido Marangoni, insieme alla mamma Daniela Pipinato.
COMICO PER PASSIONE
Ma fate attenzione, perché Buone notizie secondo Anna può creare dipendenza: è ironica, spiritosa, sdrammatizza. Creata da meno di sei mesi sul social media più utilizzato in Italia, “piace” già a oltre 20 mila persone e ha accumulato 3 milioni di visualizzazioni. Parla in modo esplicito della sindrome di Down. Perché Anna, come dice lei stessa in un fumetto, ha un «X factor» in più, in ogni singola cellula. Papà Guido, che oltre a essere ingegnere informatico è anche attore comico per passione, ha scelto un umorismo delicato per parlarne.
LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO
«Lo spunto per creare questa pagina lo ha dato il Papa – spiega Guido a Credere (16 marzo). Mi interesso di comunicazione per la diocesi di Padova ed ero rimasto colpito dal discorso di Papa Francesco per la Giornata delle comunicazioni sociali 2015. Diceva che dobbiamo imparare a raccontare “storie belle” attraverso i nuovi media. Ho pensato a qualcosa che non fosse pietistico. Così è nata la pagina di Anna che sta andando oltre le nostre aspettative».
IL DIALOGO CON LE ALTRE FAMIGLIE
Ed ora è tutta la famiglia, perché Anna è la terza di tre sorella, a comporre i testi per la pagina facebook. «Abbiamo dato vita a una piccola redazione insieme alle figlie più grandi – dice Guido a Famiglia Cristiana (5 ottobre) – Scriviamo le battute tutti insieme. Ma la cosa più sorprendente sono, da quando abbiamo aperto la pagina, i tanti genitori che sentono l’esigenza di scrivere a una famiglia sconosciuta. Succede spesso che poi ci incontriamo. Anche per noi, quando abbiamo saputo di Anna, è stato di aiuto conoscere e parlare con altre famiglie di bambini down».
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LA PROFEZIA
La nascita della piccola Anna, che ha rivoluzionato la vita di Guido e Daniela è preceduta da un incontro speciale che il futuro papà ebbe a Roma.
“Quando sarai padre, qualunque cosa accada, non avere paura”. Aveva 17 anni, Guido, quando Madre Teresa di Calcutta, proclamata santa lo scorso 4 settembre, guardandolo negli occhi, gli rivolse quelle parole. Guido era in gita a Roma con un campo scuola, e, assieme ai compagni, era andato a visitare la casa delle Missionarie della Carità. Non sapeva che quella frase gli sarebbe riecheggiata nella testa alcuni anni più tardi, in una stanza dell’ospedale civile di Padova dove sarebbe stato convocato assieme a sua moglie Daniela, incinta del loro terzo figlio, quando la dottoressa avrebbe pronunciato due parole che sarebbero risuonate come una sentenza: “Trisomia 21” (Padova Oggi, 8 settembre).
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UN’ATTESA SERENA
Daniela e Guido erano ufficialmente in attesa di Anna, una bambina con sindrome di Down che oggi ha quasi due anni e mezzo. «In quella stanza di ospedale, per me tutto si è fermato – racconta il papà – sentivo solo rimbombare nella testa quel ‘don’t be afraid‘ che avevo sentito tanti anni prima. Il colpo di genio lo ha avuto mia moglie: ‘Scusi, dottoressa – disse – vorrei sapere se nostro figlio è un maschio o una femmina’. La dottoressa rimase sbigottita, cercò tra le carte e ci disse che era una femmina. ‘Neanche questa volta siamo riusciti a fare un maschio‘, scherzai allora con mia moglie».
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