Di quale uguaglianza stiamo parlando, allora? Sicuramente dell’uguaglianza a livello di capacità, opportunità lavorative, sociali, politiche, ecc., ma anche lì non è tanto semplice, perché tutte queste uguaglianze che si reclamano dovrebbero comportare il rispetto e la considerazione delle differenze reali tra uomo e donna. Ad esempio, non avrei abbandonato l’ingegneria se ci fossero asili nelle imprese in cui lavoravo, o se il congedo per maternità durasse almeno 6 mesi. Personalmente, per me è stato molto difficile lasciare i miei figli di tre mesi per tornare al lavoro e ascoltare le loro prime parole e vedere i loro primi passi attraverso uno Smartphone. Sono queste le uguaglianze che si devono reclamare.
Il mondo ha bisogno sia degli uomini che delle donne. Non siamo antagonisti, ma complementari in molti aspetti.
La mascolinità ha a che vedere con il corpo e la mente dell’uomo, e la femminilità ha a che vedere con il corpo e la mente della donna. Siamo così diversi e le nostre differenze sono così radicate nel nostro essere donna ed essere uomo che anche i rapporti omosessuali sono diversi tra gli uomini omosessuali e le donne omosessuali. Hanno dinamiche diverse perché gli uomini sono diversi dalle donne.
Ridurre la sessualità alla semplice genitalità, all’atto sessuale, all’attrazione sessuale, è limitare la persona umana, lasciarla ferita e ridurla a un semplice uso, come quello che si fa delle cose. È perderci la sua umanità.
Per concludere, vorrei lasciare queste domande:
• In quali aspetti che non abbiamo affrontato in questa sede credete che uomini e donne siano complementari?
• Quali caratteristiche dell’uomo mi sono complementari come donna, e viceversa quali caratteristiche della donna mi sono complementari come uomo, ovvero mi rendono più umano?
[1] SELLES, J. (2006), Antropología para inconformes, Navarra, Rialp, pp. 325
______
Silvana Ramosha 38 anni, è ingegnere e per molti anni ha lavorato in un’impresa di innovazione. Cinque anni fa è diventata madre per la prima volta, e tre anni fa ha abbandonato l’ingegneria per dedicarsi ai suoi figli. Oggi ne ha tre. Il matrimonio e la famiglia sono diventati la sua vera vocazione.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]