«Ogni incontro è un dono del Dio di pace e questo viaggio di Papa Francesco in Azerbaigian ha la particolarità di essere, in qualche modo, la continuazione del recente viaggio in Armenia: sappiamo delle forti tensioni che esistono tra i due Paesi». È quanto sottolinea a Radio Vaticana il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
«Le religioni e i loro leader, così come pure i loro seguaci, hanno una responsabilità e una missione speciale verso il dialogo, la riconciliazione e la pace – osserva Tauran – Le informazioni che abbiamo sul dialogo fra cristiani, ebrei e musulmani nel Paese sono positive.
«I capi religiosi sono apparsi più di una volta insieme, viaggiano assieme; sono venuti a Roma assieme -sottolinea Tauran- D’altra parte, lo stesso governo si attiva per promuovere il dialogo interculturale e interreligioso. Dunque, direi che è un ambiente piuttosto favorevole».
Quanto all’incontro che il Papa avrà con lo sceicco del musulmani del Caucaso, il cardinale osserva che «è importante perché lo sceicco musulmano di confessione sciita ha anche una responsabilità a livello regionale e gode di grande rispetto e simpatia».
«I rifugiati e gli immigrati, senza alcuna distinzione per motivi di etnia o di religione, sono accolti. Penso che questo incontro a Baku diffonderà un messaggio di pace e di fraternità, in particolare per il Caucaso, dove non mancano tensioni a sfondo etnico e religioso», conclude Tauran