I pregi della serie sono la qualità e la recitazione ad alto livello, ma come accade spesso l’episodio pilota è un po’ traballante. La maggior parte delle produzioni televisive richiede tre o quattro episodi per “organizzarsi”, e quindi si spera che piccoli problemi come l’apparente ignoranza da parte di padre Tomas di alcuni insegnamenti della Chiesa (forse un seminario di scarsa qualità?) e momenti ridicoli come quello in cui padre Marcus punta una pistola contro un altro sacerdote verranno (ehm) esorcizzati. Gli unici momenti davvero paurosi si riscontrano poi negli ultimi cinque minuti, e quindi chi è interessato principalmente ai brividi rimarrà probabilmente deluso se il trend è questo.
L’Esorcista ha un inizio debole, ma è promettente. Il film originale era uno dei preferiti di padre Gabriele Amorth, scomparso di recente e uno dei principali esorcisti della Chiesa, che ammirava la pellicola per la sua qualità artistica e per la sostanziale fedeltà nei confronti del rito. Se la serie può mantenere alcuni elementi dell’originale offrendo allo stesso tempo una nuova storia avvincente, può essere qualcosa che valga la pena di guardare.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]
LEGGI ANCHE:Un esorcista in guerra contro satana con l’arma della preghiera