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Pedofilia, inchiesta australiana: “Pell sapeva degli abusi”

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Vatican Insider - pubblicato il 16/09/16
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Il cardinale George Pell, già arcivescovo di Melbourne, di Sydney e poi prefetto degli Affari economici del Vaticano, sarebbe stato avvisato degli abusi commessi da un prete notoriamente pedofilo, trasferito da una parrocchia all’altra dove continuava a commettere abusi, un decennio prima che una speciale task force della polizia cominciasse nel 2012 a indagare sui suoi crimini. Lo rivelerebbe una lettera presentata come prova davanti alla Commissione australiana d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori, che conduce udienze ormai da tre anni. Il sacerdote, John Farrell, è stato infine condannato lo scorso maggio a 18 anni di carcere per 62 reati di pedofilia contro 12 vittime. 

Una delle sue vittime, il cui nome non può essere divulgato, avrebbe scritto nel 2002 al cardinale Pell, allora arcivescovo di Sydney, «per richiamare la sua attenzione ai severi e prolungati abusi sessuali che ho sofferto» come chierichetto nei primi anni 1980. Nella lettera la vittima nomina Farrel e aggiunge: «chiedo spiegazioni sulla maniera in cui la Chiesa cattolica ha trattato tali eventi» e sul trattamento riservato al sacerdote. 

Pell è stato nominato in testimonianze durante diverse udienze della Commissione e ha deposto egli stesso di persona riguardo ai tempi in cui serviva a Ballarat, Melbourne e Sydney. È anche sotto indagine della polizia dello stato di Victoria per accuse di abusi a minori che egli ha descritto come «totalmente falsi», accusando la polizia di aver fatto trapelare dettagli delle indagini per danneggiarlo. 

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