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Assisi, con il Papa non solo leader religiosi ma anche un gruppo di profughi

Vatican Insider - pubblicato il 13/09/16

Non solo leader delle altre religioni, ma anche un gruppo di rifugiati prenderà parte all’incontro internazionale per la pace che si svolgerà ad Assisi da domenica a martedì prossimi (18-20 settembre) e si concluderà martedì con Papa Francesco. 

Al pranzo con il Papa nel refettorio del Sacro convento, ha reso noto il presidente della comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, nel corso di una conferenza stampa di presentazione nella sede della Radio vaticana, oltre agli altri leader religiosi sarà presente un gruppo di 25 rifugiati: 10 sono ospiti della stessa comunità a Roma, dove sono giunti grazie ai corridoi umanitari realizzati da Sant’Egidio insieme alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), 10 sono ospiti del «Cara» di Roma e cinque, infine, sono ospiti della Caritas di Assisi. Sul palco, durante la cerimonia conclusiva dello stesso pomeriggio, prenderà poi la parola una donna armena di Aleppo rifugiata in Toscana. 

Alla tre-giorni di Assisi, hanno reso ufficialmente noto gli organizzatori durante la conferenza stampa (oltre al presidente di Sant’Egidio, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi, e il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino), prenderanno parte oltre 500 ospiti, tra leader di nove diverse religioni, politici, premi Nobel per la pace, intellettuali. Prevista anche la presenza in quei giorni ad Assisi di 12mila pellegrini. Città blindata per motivi di sicurezza? «Sarà messa in sicurezza, certo, ma la città non sarà blindata», ha precisato padre Fortunato. 

L’appuntamento, che cade a trent’anni dal primo incontro di Assisi voluto da Giovanni Paolo II nel 1986 e si intitola, quest’anno, «Sete di pace. Religioni e culture in dialogo», verrà inaugurato domenica 18 settembre alle 16.30 al teatro Lyrik alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Dopo i saluti inaugurali di monsignor Sorrentino e della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, interverranno il fondatore della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi e il patriarca ortodosso ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Seguirà un momento musicale con il mastro Uto Ughi. Prenderanno poi la parola il noto sociologo Zygumnt Barman, il presidente della Repubblica centrafricana, Faustin-Archange Touadera, il presidente dell’assemblea nazionale della Repubblica del Sudafrica, Baleka Mbete, a cui seguiranno poi le testimonianze dell’arcivescovo di Rouen, in Francia, dove due terroristi hanno assassinato il 26 luglio il prete Jacques Hamel, monsignor Dominique Lebrun, del vescovo Domenico Pompili di Rieti, che ricorderà il sisma che ha recentemente colpito il centro Italia, e di Cesar Alierta di ProFuturo Spagna, promotore di un progetto di educazione informatica per i giovani in Africa. Tre esponenti religiosi concluderanno la cerimonia inaugurale, il rabbino israeliano Avraham Steinberg, il consigliere politico del Gran muftì del Libano Mohammad Sammak e il presidente del buddismo Risso Kosei-kai giapponese Nichiko Niwano.  

Durante le giornate di Assisi, peraltro, le diverse comunità di fede avranno momenti di preghiera ognuno in un luogo distinto: «Non si tratta di fare una insalata di esperienze religiose», ha precisato monsignor Sorrentino, escludendo la possibilità di un «sincretismo fondato sul relativismo». I numerosi «panel» tematici che si svolgeranno nei giorni successivi vedranno la partecipazioni di cardinali (Walter Kasper, Antonio Maria Vegliò, Francesco Montenegro, Gualtiero Bassetti, il francese Philippe Barbarin, il filippino Orlando Beltran Quevedo, lo spagnolo Lluis Martinez Sistach, il nigeriano John Olorunfemi Onaiyekan), vescovi, esponenti del mondo protestante (tra gli altri il presidente del Consiglio ecumenico delle Chiese Olav Fykse Tveit), rabbini (dall’israeliano Yisrael Meir Lau all’argentino Abraham Skorka al romano Riccardo Di Segni), esponenti del mondo musulmano (in ragione della festa islamica del sacrificio di Abramo (Eid al Adha in arabo), non c’è ancora la conferma della presenza del grande imam di al-Azhar Ahmad Al-Tayyb) e di altre religioni, imprenditori e giornalisti, intellettuali e parlamentari. Il governo italiano sarà presente con i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, e dell’Ambiente, Gianluca Galletti, e il viceministro agli Esteri Mario Giro. Tra gli esponenti di zone del mondo toccate da situazioni geopolitiche difficili, i tunisini premio nobel per la pace 2015 Hassine Abbasi e Amer Meherzi, lo scrittore turco Nedim Guersel, Leyla Ferman della comunità yazida irachena, Shahan Sarkissian, primate armeno ortodosso di Aleppo in Siria. 

L’incontro si concluderà martedì 20 settembre alle 16 con una cerimonia alla presenza del Papa, che giungerà ad Assisi già in mattinata, e sarà preceduta da una preghiera e una processione per la pace, e sarà scandita, nella piazza inferiore di San Francesco, dai saluti di vari leader religiosi, il discorso del Pontefice, un momento di silenzio in memoria delle vittime delle guerre e del terrorismo, la firma di un appello per la pace, l’accensione di alcuni candelabri e lo scambio finale di un segno della pace. 

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