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5 lezioni di vita da “Il Piccolo Principe” dimostrate anche dalla scienza

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 13/09/16
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Il celebre romanzo dà alcune lezioni che possono rivoluzionare la nostra quotidianità. Dalla creatività ai “rischi” da correre

Cinque consigli agli adulti per vivere meglio il loro presente. Ad offrirle è Il Piccolo Principe, l’eroe nato dalla penna di Antoine de Saint-Exupèry nel 1943.

Un centinaio di pagine illustrate, tradotte in 288 lingue e dialetti: Il Piccolo Principe è l’opera che vanta più traduzioni al mondo. Magia per i bambini, allegoria per i grandi.

In occasione del suo settantesimo anniversario, The Huffington Post (13 settembre) ha scelto cinque lezioni di vita tratte dal libro, ben attuali e dimostrate da dati scientifici.

1. RITORNARE CREATIVI COME ERAVAMO DA BAMBINI

“Ma chiunque, fosse uomo o donna, mi rispondeva “È un cappello”. Allora non parlavo di boa, di foreste primitive, di stelle. Mi abbassavo al suo livello. Gli parlavo di bridge, di golf, di politica e di cravatte. E lui era tutto soddisfatto di aver incontrato un uomo tanto sensibile” – Il narratore.

Il primo disegno del narratore bambino del libro di Saint-Exupéry rappresenta un boa che digerisce un elefante. Ma gli adulti, invece, vedono tutti la stessa cosa: un banale cappello. Per questo abbandona la sua passione per il disegno fino all’incontro con il Piccolo Principe il quale sa immediatamente che si tratta di un elefante dentro un boa.

Il piccolo principe ha ancora più immaginazione: quando chiede al narratore di disegnargli una pecora, preferisce il disegno di una cassetta. In questo modo, può immaginare che la pecora sia all’interno.

La lezione di vita: gli adulti perdono quel briciolo di follia che li spingeva ad immaginare e creare da bambini. Gli adulti preferiscono i numeri e le cose immediate e dimenticano di guardare in profondità, oltre la superficie, di lasciarsi andare e d’inventare.

Cosa dice la scienza: secondo diversi psicologi e indagini condotte dai colleghi dell’Huffington Post americano i creativi somigliano molto al Piccolo Principe. Sognano a occhi aperti, ad esempio. Le persone creative vanno alla ricerca di nuove esperienze, pongono le giuste domande, osservano gli altri, si allontanano dalle proprie convinzioni.


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2. NON PRENDIAMOCI TROPPO SUL SERIO

Le amministro. Le conto e le riconto. È difficile, ma io sono un uomo serio” – L’uomo d’affari.

Durante il suo viaggio per i pianeti, il Piccolo Principe incontra un uomo d’affari. La sua caratteristica principale (l’unica)? È molto serio. Non fa che contare tutte le stelle della galassia, incessantemente. Si ritiene soddisfatto perché crede di possederle tutte, ma la sua vita è fatta solo di monotonia e solitudine perché non si dedica ad altro. Non apprezza neanche la bellezza di quelle stelle.

La lezione di vita: è meglio essere meno seri per apprezzare il vero significato delle cose.

Cosa dice la scienza: numerosi studi sostengono che nella vita non c’è niente di meglio di una bella dose di risate per stare bene con se stessi a lungo. Nel 2014, alcuni ricercatori di un’università californiana hanno dimostrato che le persone che ridono possono contare su una memoria migliore e sono meno stressate.

3. PIU’ TEMPO A SE STESSI PER ESSERE FELICI

“Ebbene, ora che fa un giro al minuto, non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo una volta al minuto!” – Il Lampionaio.

Sul quinto pianeta il Piccolo Principe incontra un personaggio davvero stravagante. Ogni minuto deve accendere e spegnere il suo lampione. Ogni minuto per lui vale un giorno. Non ha mai tempo di riposarsi o di dormire.

La lezione di vita: bisogna apprezzare ogni istante che passa, trarre il meglio dalla vita.

Cosa dice la scienza: la mancanza di sonno ha effetti catastrofici sulla salute. Non fate come il lampionaio: aumenterete il rischio di diabete, malattie cardiache, ictus, alcune tipologie di cancro, problemi di memoria, emotività più spiccata, aumento dell’appetito… Gli effetti negativi della privazione di sonno sono davvero tantissimi, come potete constatare da questa infografica.

Oltre a dormire, è indispensabile dedicare tempo a se stessi, staccarsi dal lavoro.

4. LANCIARSI VERSO NUOVE SCOPERTE

“Non è il geografo che va a fare il conto delle città, dei fiumi, delle montagne, dei mari, degli oceani e dei deserti. Il geografo è troppo importante per andarsene in giro. Non lascia mai il suo ufficio” – Il geografo.

Sul sesto pianeta del viaggio, il Piccolo Principe incontra un “vecchio signore che scriveva degli enormi libri”. Crede così di aver incontrato un esploratore, ma in realtà l’unico abitante del pianeta è un geografo che non ha mai messo piede fuori dal suo ufficio.

La lezione di vita: tendiamo a restare ancorati alla nostra “comfort zone” perché è più facile che correre dei rischi. In realtà dobbiamo approfittare del nostro tempo sulla Terra per vivere esperienze diverse, fare nuove conoscenze, girare il mondo.

Cosa dice la scienza: I motivi per uscire dalla propria comfort zone sono numerosi e la scienza cerca di dimostrarlo. Quando siamo stressati o di fronte alle sfide siamo più efficienti, secondo questi psicologi. Accogliere le sfide ci aiuta a invecchiare meglio, secondo uno studio pubblicato nel 2013.


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5. MEGLIO SCEGLIERE CON IL CUORE

“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” – La volpe.

Il Piccolo Principe ama una rosa del suo pianeta che assomiglia in tutto e per tutto alle rose che osserva sulla Terra. Ma la sua rosa è unica perché l’ha scelta. È una rosa “unica al mondo”, gli dice la volpe, perché le ha dedicato il suo tempo.

La lezione di vita. Il Piccolo Principe rappresenta la spontaneità dei sentimenti. A differenza degli esseri umani del pianeta Terra che penserebbero con la testa, vedendo nella sua rosa solo un fiore, lui pensa istintivamente, con il cuore.

Cosa dice la scienza. Buone notizie per le persone istintive. Secondo uno studio pubblicato nel 2012 nella rivista Journal of Organizational Behavior and Human Decision, nel processo decisionale l’intuizione sarebbe efficace quanto un approccio analitico. In alcuni casi, anche di più. Nel mondo degli affari, un individuo che conosce bene la sua area di competenza prenderà decisioni migliori affidandosi “alla pancia”.


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