Al momento della tragedia sull’Everest, era il suo matrimonio quello sul punto di morire.
“Devi essere lì quando serve, e questa è probabilmente la cosa a cui mi adattavo meno, e quindi ho dovuto convincere Peach del fatto che, qualsiasi cosa succedesse nel resto della nostra vita, in futuro sarei sempre stato lì per lei e per i bambini, e che sarebbero stati la mia priorità numero uno per il resto della vita. Ho dovuto assicurarmi che capisse che lo dicevo sul serio per riottenere la sua fiducia. Questa è stata la parte più difficile”.
Nella sua intervista, Weathers spiega quali siano le ragioni che portano a scalare l’Everest e confessa che per lui la scalata è stata “un tentativo di affrontare la depressione di cui soffrivo da oltre vent’anni”.
La sua depressione, spiega, lo ha trasformato in un essere infelice ed egoista: “Vai solo a scalare e lasci la tua famiglia con uno stress enorme”.
“Se non impari niente dopo essere morto stai sbagliando qualcosa”, ha aggiunto. “I cambiamenti fisici ai quali sono stato sottoposto, la perdita di certe parti del mio corpo, sono state le cose che hanno cambiato la mia prospettiva, e mi sono reso conto che se non fossi cambiato sarei rimasto solo. Avrei perso mia moglie e i miei figli, che amo tanto. E questo sarebbe stato devastante”.
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Nell’intervista, Weathers confessa che prima della sua drammatica esperienza sull’Everest aveva anche pensato al suicidio. Dopo quell’episodio tutto è stato diverso. “Pensavo che per via della depressione e per aver pensato di suicidarmi non mi sarebbe importato di morire, ma quando è arrivato quel momento mi sono reso conto che non ero preparato”.
Il sopravvissuto descrive la sua esperienza sull’Everest non come traumatica, ma come purificatrice: “Per me è qualcosa che è successo e che ha cambiato la mia esistenza, ma in generale l’ha cambiata in meglio e dovrei dire che lo rifarei senza pensarci due volte perché ho guadagnato molto più di ciò che ho perso, pur sapendo quanto dolore ha provocato a me e alla mia famiglia. Alla lunga, questa tragedia ha salvato la mia vita familiare e mi ha dato una prospettiva di vita e una pace che prima non avevo”.
Il testo integrale dell’intervista può essere consultato qui.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]