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Come sapere se ti ama davvero? Prova questo test infallibile

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Robert Neumann

Orfa Astorga - pubblicato il 07/09/16

Attenzione: l'amore falsificato confonde chi non ha un'affettività educata

Nella serenata si ascolta la voce dell’innamorato: “Fidanzata mia, fidanzata mia, quanto ti amerò!” L’amore si è preso del tempo per maturare attraverso il rapporto personale curato con attenzione. I sentimenti fanno sbocciare le parole in un “Ti amo” responsabile, che si basa sulla volontà di impegnarsi in un progetto intelligente di vita da forgiare con speranza di fronte a Dio e alla società.

L’amore entra in un alveo più ampio e più profondo.

È un amore nobile che non si ferma al romanticismo, ma evolve per manifestarsi nelle azioni, nella ricerca, nell’abnegazione, nel sacrificio, nella gioia, nella donazione. Un amore che si estenderà in una famiglia promuovendo la società.

Non è quell’“amore” che si dice che si consuma o si spezza con l’uso. L’amore del cinema, delle canzoni e delle telenovele che parlano di delusioni, scontri, amarezze.

Quelle del fidanzato che fa una serenata sono le parole di una canzone che parla di un amore che dalla persona totale dell’uno si dirige alla persona totale dell’altro. Non si ama la femminilità o la virilità della persona, ma tutta la persona della donna o dell’uomo. È un amore personale, autentico (Diálogos sobre el amor y el matrimonio, di Javier Hervada).

È un amore che comporta la donazione della persona che si è alla persona amata, e non è fatto per inaridirsi ma per rafforzarsi e crescere. Esistono ed esisteranno sempre amori di questo tipo, perché le azioni dell’amore seguono l’essere della persona, e il nostro essere per natura è amore.

Esistono però persone che hanno fatto dell’amore una falsificazione quasi perfetta, quasi… per il loro uso e abuso.

Sul mercato vediamo tanti articoli che ostentano marche famose ma sono copie, falsificazioni che si scoprono nella loro risposta all’uso essendo fatti di materiali di scarsa qualità. Allo stesso modo, si possono trovare molte versioni dell’amore umano fatte anch’esse con materiale di scarsa qualità.

Sono falsificazioni che si manifestano in tante relazioni che non superano la prova delle contrarietà, in un amore che sopporta poco, che finisce o forse non è mai esistito.

L’amore falsificato si confonde e confonde, trasformandosi in un cammino sicuro verso la solitudine all’interno del matrimonio stesso.

Liberazione sessuale, machismo, femminismo, autorealizzazione dell’io, modernità… sono termini coniati che portano a un succedaneo dell’amore che rimane riferito ad accordi su cose che si possono scambiare, comprare o vendere. L’amore, però, non è una cosa che si vende, anche se non manca chi lo vuole comprare o viceversa. La grande verità è che le cose che si comprano e si vendono si potranno avere, ma l’amore autentico non si ha, si è e si vive.

Nell’amore falsificato, le parole irresponsabili di un “Ti amo” sostituiscono l’amore vero.

Sono parole che parlano solo di sentimentalismo, di una relazione sessualizzata, di un amore narcisistico di chi ama se stesso attraverso l’altro che dice di amare. Un amore che cerca di giustificarsi dicendo “Basta che ci amiamo, non ci serve l’impegno del matrimonio”. Un amore che punta solo a momenti successivi senza impegnare tutta la vita futura, incapace di vincere la paura.

Ecco le parole di una canzone che parlano di un amore di questo tipo: “Stregoneria, stregoneria, ti amo e non ti amavo, ieri non ti conoscevo e oggi muoio per te”.

È un gioco di parole, quello che si dice realmente è “Ti amo per quello che mi dai, non per te stesso/a; ti amo per quello che in questo momento sto ricevendo da te, per il piacere che mi fai provare”. O “per i tuoi capelli, il tuo sorriso, la tua bellezza, la tua giovinezza, la tua intelligenza, il tuo successo”…

Sono le parole di chi confonde le cose che sono della persona con la persona stessa, e si sposa con le cose; con le cose che passano, che si esauriscono. Poi arrivano le argomentazioni sentite tante volte: “Mi sono sbagliato, ma ho imparato”, “Non era il mio momento, ero molto giovane”, “Non era la persona che pensavo che fosse”, “Mi ha ingannato fin dall’inizio”, “Non sopportavo la sua famiglia”, “Dovevo scegliere tra la mia professione e lui/lei”…

L’amore falsificato si trova anche in situazioni idilliache come un viaggio, una vacanza, una festa, e viene confuso con l’amicizia, il senso cameratesco, il fatto di avere gli stessi gusti, l’intimità sessuale, la coincidenza degli atteggiamenti di fronte alla vita, la convivenza facile, il risolvere carenze personali…

L’amore falsificato confonde chi non ha un’affettività educata.

L’amore autentico è possibile perché siamo capaci del sentimento più eccelso che possa avere la creatura più eccelsa della creazione. Un sentimento profondo che permette di dire alla persona amata “È bello che tu esista, perché sei un bene in te stessa e lo sei per me”.

L’amore umano, in una qualunque delle sue espressioni autentiche, è e sarà sempre un amore personale.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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