L'uso scorretto dei sacramentali spesso fa sì che i non cattolici critichino la Chiesa
I sacramentali sono segni istituiti dalla Chiesa (Catechismo, n. 1667). Sono una preghiera di impetrazione della Chiesa perché i fedeli possano ottenere effetti spirituali e siano preparati a ricevere la grazia sacramentale e/o a rispondervi. Con i sacramentali il cristiano beneficia dei beni spirituali che la Chiesa custodisce come un tesoro, beni che Dio ha dato alla Chiesa perché li amministri a favore dei suoi figli.
Uno dei sacramentali è l’acqua benedetta. Questo sacramentale, come qualsiasi altro, esprime effetti SPIRITUALI, aiuta a santificare le varie circostanze della vita e impetra i benefici di Dio per la sua gloria. Sono questi gli unici fini dell’acqua benedetta e di tutti gli altri sacramentali.
L’acqua benedetta, a sua volta, viene utilizzata anche in altri sacramentali, che servono per consacrare, benedire ed esorcizzare.
Uso per consacrare: Alcune benedizioni hanno un carattere permanente, e in questo caso si chiamano consacrazioni. Il loro obiettivo è riservare all’uso ufficiale e liturgico della Chiesa alcuni oggetti e luoghi, e anche consacrare o dedicare persone a Dio.
Uso per benedire: La benedizione dell’acqua ha sempre goduto di grande venerazione nella Chiesa, e costituisce uno dei segni che la Chiesa usa spesso per benedire i fedeli.