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Se la tua vita cristiana fosse una ruota, quale di queste 15 saresti?

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Catholic Link - pubblicato il 06/09/16

di Sebastian Campos

La nostra vita ha un senso, sempre che la guardiamo partendo da Dio. Senza di Lui siamo “zoppi” e resta la sensazione che qualcosa manchi, che non tutti i pezzi si incastrino, difettano senso e proposito.

Il Catechismo afferma molto chiaramente che “il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l’uomo e soltanto in Dio l’uomo troverà la verità e la felicità che cerca senza posa” (CCC, n. 27). La nostra esistenza si intende quindi in funzione di qualcun altro: Dio.

Sono uscito a scattare alcune foto con un’intenzione: trovare delle ruote. Possiamo trovare delle analogie tra le ruote e noi. Come succede agli esseri umani, le ruote esistono perché qualcuno le ha create e acquistano senso non solo quando ruotano, ma quando ruotando aiutando a trasportare qualcosa. Non è neanche il fatto di ruotare a terra che spiega la loro esistenza, sono gli obiettivi che aiutano a comprenderle, a valorizzarle, a classificarle, a migliorarle e soprattutto a far sentire loro che la loro esistenza vale la pena (come se avessero un cuore).

Ma non finisce qui. Non è che qualsiasi ruota serva ad aiutare a trasportare qualsiasi cosa. Quelle delle automobili sono diverse da quelle delle biciclette, che a loro volta sono diverse da quelle di un carrello del supermercato. Tutte sono ruote, ma le loro caratteristiche le rendono speciali e danno loro un proposito in particolare. E se allora guardassimo a noi stessi come a delle ruote? Riflettere su quello che ci muove e su cosa trasportiamo ci aiuta a trovare senso e allo stesso tempo a capire se stiamo girando davvero.

1. Ruote unite ad altre perché è l’amore a muoverle

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Quelle persone che anche se di mondi diversi si uniscono agli altri per fare una passeggiata, condividere la vita, il freddo, anche senza parlare, accompagnandosi semplicemente. È l’amore a spingere.

2. Ruote che girano per aiutare gli altri

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L’altro ci fa saltare sulla sedia, il cuore ci si restringe, le pupille si dilatano. La sofferenza non ci è indifferente. Siamo sempre disposti ad andare rapidamente incontro agli altri.

3. Ruote che viaggiano rapidamente ma nessuno sa verso dove

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Misteriosamente attraenti, visibilmente di fretta. Sarà necessario mantenere tutto segreto? Quando ci sono luce e calma le tenebre scompaiono. Siamo invitati a lasciarci illuminare perché quella luce e quella pace traspaiano e arrivino agli altri.

4. Ruote fragili ma non deboli

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Qualsiasi piccola buca ci fa cadere, ma nella compagnia adeguata tiriamo fuori il meglio di noi, diamo il nostro massimo. Non esponiamoci a cammini pericolosi.

5. Ruote inspiegabilmente intatte nonostante l’ambiente circostante

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Quando procediamo mano nella mano con Dio, neanche la strada peggiore ci può ostacolare. Siamo come questi cerchioni inspiegabilmente puliti, anche se la gomma è sporca come tutto il resto della carrozzeria. Così Dio preserva il nostro cuore.

6. Ruote impavide, rapide… propense a cadere

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Può succederci anche questo. C’è un rapporto diretto tra il rischio che ci assumiamo e la possibilità di cadere. Chi corre rischi è più propenso a finire a terra rispetto a chi non li corre. A volte bisogna essere coraggiosi e temerari, ma facciamo attenzione all’integrità dei nostri passeggeri, soprattutto della nostra anima.

7. Ruote che hanno bisogno di ricaricarsi perché il cammino è stato lungo

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Quanti camminano senza una direzione, sentendo le asperità dell’asfalto! Soffermiamoci di tanto in tanto a riempire il cuore con la voce di Dio, con il suo soffio che ci permette di andare avanti per altri chilometri.

8. Ruote stanche, un po’ vecchie e maltrattate, ma che girano ancora

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Quando sentono di non essere più utili perché sono vecchie. Scopriamo che continuano a girare, che hanno ancora molto da offrire. Forse vanno più lentamente, ma il loro passo è saldo e arrivano a destinazione come quelle dell’ultimo modello.

9. Ruote che non girano, sostengono e basta

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Versatili. Forse ci sono degli ostacoli che impediscono di girare come si dovrebbe tutto il giorno, forse vediamo altri girare felici portando amori, speranze, dolori da una parte all’altra mentre noi passiamo ore seduti, apparentemente senza fare nulla. Sostenere, tenere in alto, dare sicurezza… anche questo fa parte della nostra identità e del nostro proposito. Siamo di quelle persone a cui sono state affidate cose di valore: cuori, vite, salute, segreti, dolori. Sono i doni che portiamo sulle spalle. Gli altri sperano che non inciampiamo nel cammino, che li aiutiamo a portare ciò che per loro è indispensabile.

10. Ruote che stanno aspettando il momento giusto con pazienza

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L’ansia ci corrode, vogliamo andare rapidamente, battere i record, fare la storia e toccare le vite. I tempi che Dio ha nella sua agenda sono raramente quelli che vorremmo. Chi aspetta pazientemente rinnoverà le proprie forze, alzerà le ali come le aquile, correrà e non si affaticherà (cfr. Isaia 40, 31). Bisogna portare pazienza.

11. Ruote abbandonate quasi invisibili

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Molti sono abbandonati, fanno parte del paesaggio che vediamo ogni giorno. Forse non sono capaci di girare o di trasportare nessuno, anche se vengono spinte, ma continuano comunque ad essere ruote.

12. Ruote che girano per chi non può farlo

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Sono quelle persone che rinunciano a se stesse per dedicarsi completamente a girare solo per una persona, una persona fragile, sofferente. Hanno messo i propri sogni in un cassetto, hanno donato la propria vita per assistere e muovere chi non può farlo da solo.

13. Ruote che sperano di riattivarsi dopo una caduta

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Come figlioli prodighi, addolorati, guardano da lontano e sperano di tornare, sperano che venga restituita loro la propria dignità. Vogliono stare meglio, vogliono fare bene le cose, evitare le buche, quello che li può danneggiare. Promettono di non perdere più la via. Li accogliamo?

14. Ruote che sono lavoratrici instancabili… girando poco ma sforzandosi molto

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Niente lucentezza, né lusso né tecnologia o complessità, estremamente semplici, ma se non ci fossero se ne noterebbe l’assenza. Quanti intorno a noi lavorano in silenzio ma il loro sforzo umile ci cambia la vita!

15. Ruote invitate a portare buone notizie

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Tutti, senza eccezione, siamo invitati a portare a ogni giro buone notizie. Il nostro girare nella vita sia una buona notizia per altri, che quando condividiamo la nostra esperienza di Dio possiamo farli girare di gioia e diamo loro un motivo per continuare a girare.

Un ultimo pensiero per concludere:

Dio non ha corpo sulla Terra se non il tuo,
non ha mani se non le tue,
non ha piedi se non i tuoi.

Attribuito a Santa Teresa di Gesù

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

QUI L’ARTICOLO ORIGINALE

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