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Tatuaggi medievali a Gerusalemme

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Daniel R. Esparza - pubblicato il 05/09/16

La famiglia Razzouk tatua i pellegrini che arrivano in Terra Santa da circa 700 anni

La cosiddetta “Città Vecchia” di Gerusalemme ha costituito fino alla metà del XIX secolo la totalità dell’area urbana della città santa. Oggi occupa un settore di meno di un chilometro a Gerusalemme Est, ma continua a ospitare vari dei più importanti siti religiosi per ebrei, cristiani e musulmani: vi si trovano infatti, ad esempio, il Monte del Tempio, il Muro del Pianto, il Santo Sepolcro e la Cupola della Roccia.

Attraversando la Porta di Jaffa, passando per la piazza principale sempre gremita, si trova il negozio di tatuaggi della famiglia Razzouk, una famiglia copta egiziana.
Attraversando la Porta di Jaffa, passando per la piazza principale sempre gremita, si trova il negozio di tatuaggi della famiglia Razzouk, una famiglia copta egiziana.

Attraversando la Porta di Jaffa, passando per la piazza principale, sempre gremita, si trova il negozio di tatuaggi dei Razzouk, una famiglia copta egiziana. Un’insegna sulla porta, come si vede nell’immagine, recita “Tatuaggio con tradizione, dal 1300”.

I primi a tatuarsi sono stati i cristiani nati in Terra Santa nel VI secolo, secondo le testimonianze di Procopio di Gaza, forse uno dei retori greci cristiani più importanti della Seconda Sofistica.
I primi a tatuarsi sono stati i cristiani nati in Terra Santa nel VI secolo, secondo le testimonianze di Procopio di Gaza, forse uno dei retori greci cristiani più importanti della Seconda Sofistica.

Secondo la nota su Atlas Obscura, la tradizione cristiana del tatuaggio ha più di mille anni. In base alle testimonianze di Procopio di Gaza, forse uno dei retori greci cristiani più importanti della Seconda Sofistica, i primi a tatuarsi sono stati i cristiani nati in Terra Santa nel VI secolo.

Questi pellegrini si tatuavano croci e il nome di Cristo e portarono la pratica in Egitto, dove i cristiani copti la adottarono come propria. Poco dopo iniziarono a tatuarsi anche i cristiani che compivano il pellegrinaggio in Terra Santa, perché restasse una prova non solo della loro devozione, ma anche del fatto che avevano compiuto il viaggio.

Nel negozio si conservano molti degli utensili originali con cui la famiglia ha esercitato il suo lavoro nel corso del tempo, inclusi vari stampi di legno che si riempiono di tinta e poi si applicano sulla pelle perché servano da guida per il tatuaggio definitivo.
Nel negozio si conservano molti degli utensili originali con cui la famiglia ha esercitato il suo lavoro nel corso del tempo, inclusi vari stampi di legno che si riempiono di tinta e poi si applicano sulla pelle perché servano da guida per il tatuaggio definitivo.

Wassim Razzouk è l’attuale tatuatore della famiglia, erede della tradizione, e nel suo negozio si conservano molti degli utensili originali con cui la famiglia ha esercitato il suo lavoro, inclusi vari stampi di legno che si riempiono di tinta e poi si applicano sulla pelle perché servano da guida per il tatuaggio definitivo.

Vari di questi stampi, che includono motivi della Resurrezione di Cristo, della Crocifissione, della Croce di Gerusalemme o di San Giorgio, risalgono al 1700, e varie altre famiglie di tatuatori in Terra Santa (soprattutto armene) avevano i propri, che venivano tramandati di generazione in generazione. Al giorno d’oggi, tuttavia, quelli della famiglia Razzouk sono gli unici stampi originali di questo tipo esistenti al mondo, e i pellegrini continuano ad accorrere al negozio dei Razzouk alla ricerca di un ricordo durevole del proprio viaggio in Terra Santa, come molti hanno fatto fin dal VI secolo.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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