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Salvato da Madre Teresa da un cassonetto di Bombay, appena nato, oggi è un seminarista

Emmanuel Leclercq

Il Sismografo - pubblicato il 05/09/16

Emmanuel Leclercq, seminarista francese, è l’autore di diversi libri tra cui uno che si intitola “Méditer avec Mère Teresa” (Meditare con Madre Teresa). Leclercq, dottore in filosofia morale, che in questi giorni è a Roma per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, in un’intervista ad una radio francese ha fatto un racconto singolare.

Emmanuel Leclercqha spiegato di essere nato il 9 settembre 1982 in una bidonville di Bombay, ad Amravaki per la precisione,  e dieci giorni più tardi, di essere stato abbandonato dalla madre in una pattumiera davanti ad un orfanotrofio della Congregazione delle Missionari della Carità. Il caso ha voluto che proprio quel giorno Madre Teresa si recasse in visita in quel luogo ed è stata la santa a raccogliere il bambino e a portalo all’interno della struttura  che Emmanuel considera la sua prima vera casa.

“Devo tutto a Madre Teresa, devo a lei la mia nascita, devo a lei, interamente, tutta la mia vita” ha sottolineato il seminarista alla radio francese RTL. Se non fosse per lei, ha poi aggiunto, “non sarei qui in Piazza San Pietro a ringraziare il Signore e a pregare”.

Dopo un tempo passato con le sorelle di Madre Teresa, Emmanuel ha avuto la fortuna di essere stato adottato da una famiglia francese dove ha trovato quattro fratelli: un indiano, un haitiano e due francesi. “Una comunità d’amore”, la chiama Emmanuel.

Tempo fa ha voluto recarsi in India e visitare la casa che lo aveva accolto subito dopo essere stato abbandonato. Ha lavorato per un periodo con i Missionari della carità  e ha conosciuto un’anziana suora che era stata testimone della sua “nascita” in quella casa. Da lei, ricorda Emmanuel, conobbe la sua storia.

Oggi, ormai dottore ma anche seminarista della diocesi di Avignon, Emmanuel Leclercq ha fatto della fede il motivo centrale della sua vita. “Nella parola ‘abbandonare’ c’è la parola ‘dono’. Mia madre mi ha abbandonato per donarmi la vita, e me l’ha donata in un modo straordinario poiché è stata Madre Teresa che mi ha reso degno di questa vita”, ha concluso Emmanuel riconoscendo anche la sua ammirazione e venerazione per un altro santo: Giovanni Paolo II.

QUI L’ARTICOLO ORIGINALE

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santa teresa di calcutta
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