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Ricevere un miracolo da bambina ti obbliga a diventare suora da adulta?

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Pablo Cesio - pubblicato il 29/08/16
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La storia di Edermina, una vita segnata dal miracolo ma anche dal dubbioL’ecuadoregna Edermina Arellano da bambina è stata protagonista di un miracolo che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Da adulta un nuovo evento l’ha riempita di gioia, essendo per lei come un secondo miracolo. La sua vita, però, non è mai stata esente da timori e dilemmi.

Ad appena 9 anni Edermina soffriva perché non era uguale alle sue sorelle. Il suo dolore risaliva a molto tempo prima, perché era nata con un difetto agli organi genitali esterni. “Si vedeva solo la parte dalla quale potevo urinare (…). Pensavo che sarei morta. I medici dicevano così”, ha ricordato parlando con El Universo di Guayaquil (Ecuador).

Il 26 maggio 1994, però, è successo quello che nessuno si aspettava. Grazie alle fervide preghiere di sua madre, Victoria Plúas, che si era affidata a Narcisa de Jesús, all’epoca beata, è guarita.

Il miracolo è stato approvato dal Vaticano, e grazie a questo Narcisa de Jesús è stata elevata agli altari nel 2008 da Benedetto XVI, diventando la terza santa dell’Ecuador.


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Da allora la vita di Edermina ha subito una svolta. La sua fama ha iniziato a diffondersi, e con questa alcuni dilemmi che ha dovuto affrontare negli anni successivi.

Anche se a partire dal miracolo ha iniziato a interessarsi di più alla vita di colei alla cui intercessione doveva la propria guarigione, Edermina non ha voluto seguire i suoi passi.

Molti, tra i quali anche alcuni sacerdoti, le suggerivano di dedicarsi alla vita religiosa, ma lei capiva di dover seguire un’altra strada. Il suo desiderio più profondo era quello di formarsi una famiglia.

La maternità, un altro miracolo

A 31 anni, “la chica del milagro de Narcisa” (la ragazza del miracolo di Narcisa), come la chiamano alcuni, ha dato alla luce il suo primogenito, che ha chiamato Jonathan de Jesús.

“Le cose di Dio non si nascondono (…). È un altro miracolo, perché grazie a quel miracolo ho potuto avere mio figlio”, ha affermato di recente a El Universo.

Quando si è accorta di essere incinta, tuttavia, la paura di quello che avrebbe detto la gente si è impadronita di lei. In qualche modo non rispondeva alle aspettative di molti che sono stati al suo fianco dal momento del miracolo per intercessione di Narcisa.

Questo l’ha portata a nascondere la sua condizione per molto tempo, quasi fino alla nascita del figlio.

I dilemmi di Edermina hanno tuttavia trovato una risposta. L’ex arcivescovo di Guayaquil, Antonio Arregui, che conosce bene il suo caso per via del processo canonico di Narcisa, ha detto di essere felice della decisione di Edermina, indica El Universo.

Il presule ha aggiunto che aver ricevuto un miracolo non implicava necessariamente che dovesse sorgere una vocazione religiosa, anche se ha detto che “è importante che la sua nuova vita continui a svolgersi in base ai parametri di Dio”.

La decisione di Edermina è stata quella di mettere da parte i suggerimenti e formarsi una famiglia. Non è ancora sposata, ma il matrimonio è nei suoi progetti e presto sposerà il padre di suo figlio.

Tutto andrà in base al progetto di Dio, secondo la sua volontà”, ha dichiarato la ragazza.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]