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Scegliere tra Dio e il tuo ragazzo non deve essere un ‘aut-aut’

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Katrina Fernandez - pubblicato il 26/08/16

Ci sono molte storie di sante che si sono sposate

Katrina,

La mia situazione è questa. Negli scorsi tre anni ho sentito la vocazione ad una vita religiosa. Ho visitato diverse comunità e ho ristretto la scelta a due posti. Sono stati anni molto intensi. Pensavo di essere sicura che Dio mi avesse chiamata a servirlo con un gruppo di suore, e non avevo mai avuto dubbi sulla Sua volontà. Tutto questo fino a quando ho incontrato un ragazzo. In poco tempo io e questa persona ci siamo avvicinate molto, e io lo considero il mio fidanzato. È il mio migliore amico e spendiamo tutto il nostro tempo libero insieme. È venuto con me al funerale di mia madre, l’anno scorso, e ha conosciuto la mia famiglia. In quelle circostanze ho avuto dentro di me la forte sensazione che lui era la persona con cui sarei dovuta stare per sempre. Ora mi sento come costretta a dover scegliere tra Dio e il mio ragazzo.

A breve andrò in un ritiro, presso una delle comunità. So che mi mancherà comunicare con il mio fidanzato, ma ho davvero bisogno di evadere per un po’ e fare chiarezza con me stessa sull’intera situazione. Le persone attorno a me sono molto comprensive e mi sostengono, non mi spingono verso l’una o l’altra direzione; penso di essere io a creare tensione. Voglio semplicemente fare la scelta giusta. Che suggerimento potresti dare per risolvere la questione?

Grazie!

Casey


Casey,

E se ti dicessi che entrambe le scelte sono potenzialmente giuste? Se il tuo obiettivo ultimo è quello di andare in paradiso (dovrebbe essere l’obiettivo di tutti), allora in teoria qualsiasi decisione ti ci può portare.

Tra le importanti sante che si sono sposate possiamo citare Santa Caterina di Svezia e sua madre Santa Brigida di Svezia, Santa Elena (madre di Costantino il Grande) e le Sante Perpetua e Felicita.

Servono altre sante sposate? Ci sono persino sante che hanno sposato altri santi! San Gioacchino e Sant’Anna, i St. Joachim and St. Ann, i recentemente beatificati Louis e Zelie Martin (genitori di Santa Teresa di Lisieux) e il re San Enrico II e sua moglie la regina Santa Cunegonda.


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In questa situazione non ci sono ‘aut-aut’. Puoi continuare a servire fedelmente Dio ed amarlo sia come suora che come moglie e madre. E non si tratta di scegliere ciò che preferisci tra Dio e il tuo ragazzo. Non è questa la domanda che devi porre a te stessa. Non ci sono dubbi che, a prescindere dal sentiero che decidi di intraprendere, dovresti vivere desiderando Dio sopra ogni cosa. Devi chiederti piuttosto quale strada abbia più probabilità di condurti in cielo. La risposta più ovvia sembrerebbe essere “una suora, che domande!”. Ma ti ho mostrato che puoi essere sposata e avere una famiglia, e comunque diventare una santa.

Il tuo ragazzo è il genere d’uomo che ti può aiutare a raggiungere quest’obiettivo? Cosa pensa del fatto che tu voglia il paradiso? Non perdere mai di vista un concetto: Dio vuole che tu percorra il percorso che ti porta a Lui. Quale tra i due ti fa stare più in pace? Quale dei due sembra essere fatto apposta per te?

E lascia che io ti ponga un’altra domanda. Prima parlavi del tuo bisogno di “evasione”. C’è qualcosa dalla quale ti stai nascondendo? Voglio dire, stai usando la vita religiosa come strumento per sfuggire da qualche problema, invece di affrontarli? Non so, è qualcosa che forse andrebbe valutato.

Il responsabile della pastorale avrà senza dubbio avuto a che fare tante volte con situazioni simili alla tua. Stesso discorso per la comunità dove stai per andare in ritiro, ne sono certa. Ti consiglio di parlare apertamente con loro, e di continuare a pregare. Ma una cosa ti chiedo: per favore, sii in pace con te stessa, sapendo che qualsiasi scelta tu prenda, stai scegliendo Dio; devi solo capire quale dei due percorsi prendere per arrivare a Lui.


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Di solito le persone che mi scrivono già sanno la scelta che vogliono intraprendere e cercano solo una conferma del fatto che stiano prendendo la decisione giusta. Sappi che qualsiasi scelta ti porterà a servire meglio il Signore sarà la scelta giusta. Sempre.

E la tua lettera ricorda a tutti quelli che leggono questo articolo che, in ogni nostra preghiera quotidiana, dobbiamo pensare anche alle persone che fanno fatica a trovare la propria strada e discernere la propria vocazione.

Casey, ti auguro il meglio.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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