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Alcuni suggerimenti per imparare a perdonare gli errori del proprio partner

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 17/08/16

Superare la durezza di cuore, puntare alla tenerezza. Saper far fronte alle delusioni migliora una coppia

Il mio partner ha commesso un grave errore, come imparo a perdonarlo e a rilanciare la nostra relazione?

In “Il potere terapeutico del perdono(Sugarco edizioni),Alberto D’Auria spiega alcune “terapie” che si possono attivare per “salvare” una coppia in un momento di grande difficoltà.

La relazione, infatti, come spiega l’autore, è una forma di legame completamente diverso da tutti gli altri, come ad esempio l’amicizia, che per quanto intensa coinvolge le persone in altro modo, lasciando loro una certa indipendenza e maggiore distacco. In una relazione sentimentale, invece, il rapporto tra i partner assume un valore differente poiché il grado di coinvolgimento è totale.

ELEMENTO ESSENZIALE DELLA COPPIA

Talvolta la quotidianità e il contatto giornaliero portano ad affrontare questioni spinose ed è per questo motivo che, nonostante i buoni propositi e la disposizione d’animo, non c’è coppia che in qualche modo non abbia sperimentato il conflitto.

Appare evidente che perdonare diventa necessario, si presenta come un elemento essenziale dello stare bene con se stessi e nella relazione con gli altri. Il nostro amore non può esistere fuori dalla dinamica del perdono perché in una relazione tutti possono sbagliare e nessuno è esente da errori.

RICONOSCERE GLI ERRORI PER MIGLIORARSI

Pensiamo per esempio a chi offende la propria moglie senza chiedere perdono, convinto di essere nel giusto, senza accorgersi di ferirla; a poco a poco questo suo atteggiamento finirà con l’allontanarla sempre di più da lui, creando una distanza che potrebbe finire col produrre una rottura. Chiedere perdono, quindi, è riconoscere di aver sbagliato e da qui ripartire per costruire meglio il rapporto coniugale.

4 CAUSE DI ROTTURA

Ci sono quattro fattori che solitamente mandano in crisi una coppia:

1) Dopo la fase dell’innamoramento avviene una sorta di disillusione e delusione nello scoprire che il rapporto non è come lo avevamo immaginato, e che l’altro ha dei difetti che non avevamo colto;


2) Rottura del patto implicito. Ogni coppia basa il proprio rapporto su alcune condizioni che vengono esplicitate chiaramente («Guai a te se mi tradisci») mentre altre rimangono «non dette» ma date per scontate per il buon proseguimento della storia. (Non si dice solitamente al partner: «Se diventi una persona violenta non ti vorrò più con me», sebbene lo si pensi);

3) Eventi della vita che vanno oltre la soglia della sopportabilità o che comunque sono vissuti come imprevisti; ad esempio la nascita di un bambino portatore di handicap;

4) La crescita evolutiva di un solo partner. se uno dei due partner cambia in modo da distanziare l’altro per via di una crescita di consapevolezza o di maturità, l’altro non lo riconosce più: «Non è la persona che ho sposato».

LA “TERAPIA” GIUSTA

E a questo punto che il partner deve saper attivare la terapia giusta. Quando siamo feriti da qualcuno che amiamo o nel quale confidiamo, sia che si tratti di una bugia, un tradimento, un rifiuto o un insulto, può essere estremamente difficile superare l’offesa.

Invece la premessa giusta è che perdonare non significa negare la responsabilità della persona che ci ha feriti o giustificare il suo comportamento scorretto. Si può perdonare la persona senza scusarne il comportamento. Il perdono è innanzitutto un gesto d’amore che si attua verso se stessi in quanto consente di lasciare andare i pensieri e i sentimenti disfunzionali per concentrarsi su aspetti più positivi e costruttivi.

PERCHE’ STRESSARE Il FISICO?

L’incapacità di perdonare, peraltro, è caratterizzata da sentimenti di rabbia, ostilità, risentimento e le persone che tendono ad arrabbiarsi spesso hanno un rischio più elevato di avere attacchi di cuore o altri disturbi cardiovascolari e un indebolimento del sistema immunitario. Allora perché mettere in discussione anche il proprio stato di salute?

DALLE INCOMPRENSIONI ALLA TENEREZZA

Il perdono diventa importantissimo lungo un cammino fatto di piccole o grandi incomprensioni. Le esperienze della lacerazione, della conflittualità, della crisi di coppia sono segno della fragilità dell’uomo e pertanto il perdono diviene quella realtà «tipicamente umana» che dà la possibilità di costruire ponti sui baratri, di ripercorrere strade che sembravano definitivamente interrotte. Questo diviene possibile solamente quando ci educhiamo ad «essere» tenerezza.

NO A DUREZZA DI CUORE ED EGOCENTRISMO

La tenerezza si contrappone a due attitudini largamente condivise e spesso correlate fra loro: la durezza di cuore, intesa come totale chiusura alle ragioni del- l’altro, e il ripiegamento su di sé come egocentrismo, che si manifesta nel rifiuto al confronto e all’ascolto altrui. La tenerezza al contrario è flessibilità, permeabilità, apertura di cuore, disponibilità al cambiamento.

SGUARDO VERSO DIO

Il perdono e la tenerezza, dunque, si colgono l’uno nell’altra, come in un gioco di specchi l’uno si specchia nell’altra, l’uno non vive senza l’altra.

Il perdono senza la tenerezza sarebbe svuotato del suo dinamismo affettivo, la tenerezza senza il perdono rischierebbe di ridursi a un episodio di natura solo emotiva o superficiale.

La coppia cristiana, per vivere in profondità questa esperienza, deve volgere lo sguardo a Dio, il Dio della tenerezza misericordiosa. Il perdono, dunque, diviene il segno tangibile dell’amore misericordioso di Dio.

CORAGGIO E DETERMINAZIONE!

Il partner ferito deve sapere che il perdono non banalizza l’amore, ma lo rinnova purificando dentro di noi la tendenza a buttare solo sul coniuge la responsabilità del litigio. Come ogni processo, anche il perdono richiede coraggio, determinazione e soprattutto fatica: poiché avventurarsi a raggiungere l’altro, ad immaginare il mondo con i suoi occhi, è come una sorta di opera creativa; che ha bisogno delle proprie verità per scoprire un nuovo mondo.

LA VITTORIA DELL’AMORE

Quindi appare evidente che perdonare diventa elemento essenziale dello stare bene con se stessi nella vita e con gli altri. L’amore è vita e se la vita non viene nutrita muore.

L’amore che dà pienezza di valore alla vita e alla storia di ogni momento. Basti pensare a quali siano stati i momenti più vuoti della propria vita; la maggior parte delle persone farà riferimento a una relazione affettiva presente o passata non appagante, a una mancanza di amore o comunque a elementi che abbiano a che fare con questo sentimento; perché l’amore appartiene così intensamente alla struttura della persona che ne è l’elemento unificante, sintetizzante della vita. Il sentirsi amato è ciò che dà legame e continuità alla propria storia.

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Alberto D'Auria
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