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Il post virale di un’attrice comica che ridicolizza chi giustifica gli stupri

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Aleteia - Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 05/08/16

Gli stupri sono all’ordine del giorno in tutte le parti del mondo. Molte volte, dalla bocca di alcuni benpensanti, sono uscite anche delle giustificazioni per questi orchi: “Una donna che si veste in modo provocante se le va proprio a cercare. E poi non ci crede nessuno che durante la violenza non siete in grado di tenere chiuse quelle gambe” (Il Giornale, 30 luglio).

Visto il forte maschilismo e molte volte anche la forte ignoranza, Alice Brine, attrice comica originaria della Nuova Zelanda, ha deciso di condividere con il mondo intero il suo pensiero. E così l’ha scritto sul suo profilo Facebook. Il post è diventato subito virale raggiungendo in pochi giorni quasi 200mila likes e 80mila condivisioni.

Il post è partito da una riflessione. Quando qualcuno ci chiede: “Posso rubare la tua auto?” e noi rispondiamo di no, quello che intendiamo è no. Non c’è un’altra interpretazione. No significa no anche se siamo ubriachi, anche se i nostri abiti e le nostre scarpe trasmettono agli altri l’idea della nostra ricchezza. «Ho pensato spesso a questa analogia e ho deciso di renderla pubblica. Il consenso non è difficile da capire» (The Huffington Post, 29 luglio).

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Ecco il pensiero “virale” di Alice:

Ho iniziato ad andare a casa di alcuni ragazzi molto ubriachi e a rubare tutta la loro roba. Tutto ciò che avevano. Non è colpa mia…erano molto ubriachi. Dovevano farci attenzione. Di solito riesco a farlo il 90% delle volte ma quando un uomo coraggioso mi trascina in tribunale, mi difendo dicendo che non ero sicura di cosa intendesse dire quando ha affermato: ‘Non rubare la mia Audi’. Semplicemente non avevo capito bene il significato. Gli ho detto: ‘Posso rubare il tuo orologio di Gucci per favore?’. Lui mi ha detto: ‘No’, ma io non ero sicura di cosa intendesse. Era ubriaco. Si è cacciato lui in questa situazione. Potete vedere da soli come era vestito in discoteca, quelle magliette costose e quelle scarpe. Che messaggio stava lanciando?! Pensavo che volesse che io andassi da lui e lo derubassi di tutta la sua roba. Era ciò che stava chiedendo. Quando ha detto ‘no’ alla mia richiesta di portargli via tutte le sue cose non capivo cosa intendesse dire. ‘No’ non è qualcosa di abbastanza oggettivo, può significare qualsiasi cosa”.

L’attrice ha cercato, così, nel suo piccolo di sensibilizzare il pubblico dei social. «Se riesci a non rubare una macchina parcheggiata fuori casa tua – ha concluso la Brine – allora puoi riuscire anche a non ‘rubare’ il corpo di una donna solo perché è seduta sul tuo letto».

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