La purezza non è tanto nelle cose, nei fatti, fuori da me, quanto nello sguardo che ho
Quando guardo Maria, Maria guarda la mia povertà.
Guardo Lei come la donna piena di luce, di vita, di speranza. La donna contenuta, custodita, sigillata come il luogo più sacro in cui Dio è venuto a nascere. Mi commuove diventare bambino tra le sue mani.
Non mi sento immacolato. Vedo il peccato e la piccolezza. Sono tanto lontano da quello che sogno! Mi colpisce la fragilità dei miei passi.
Guardo Maria, la sua purezza, la sua verginità, la sua appartenenza totale a Dio senza smettere di appartenere a tutti gli uomini, a tutti i suoi figli.
Mi è chiaro che appartenere a Dio non mi toglie nulla, mi dà tutto. Non mi priva di amare, mi insegna ad amare. Maria me lo fa capire chiaramente. La sua appartenenza a Dio mi si mostra come un cammino. Il suo essere immacolato si manifesta in quell’amore indiviso.
Quando è diviso il mio cuore? Non quando amo molte persone, ma quando amo male, con egoismo. Come diceva San Francesco, “il contrario dell’amore non è l’odio, ma il possesso”.
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