È come la comunicazione con una persona cara: meglio faccia a faccia, ma se non è possibile Internet aiuta
Il nostro culto spirituale è offrirci a Dio in risposta al suo amore. Questa offerta a Dio della nostra vita sarà accettata e sarà obiettiva se la accompagniamo con le opere in risposta alla sua santa volontà.
Questo, però, è fattibile solo attraverso un processo costante di conversione.
Adoriamo Dio quando ci doniamo a Lui insieme alle opere che concretizzano la sua volontà. Quando? Sempre. Dove? Ovunque ci troviamo.
Parlando di adorazione, i credenti pensano immediatamente – o si concentrano esclusivamente – ad azioni esterne o cose circostanziali, dentro e fuori un atto liturgico, davanti a Gesù Eucaristia: quali atteggiamenti adottare? Come?…
Quanto detto fa parte di un contesto di adorazione, ma questa coinvolge la vita intera e ogni luogo.
Come possiamo capire facilmente, adorare, nello Spirito e nella Verità, non è solo ad esempio cantare bene, suonare con abilità uno strumento o recitare delle preghiere davanti a Gesù Eucaristia (cose che sono un complemento, che restano in secondo piano), ma anche – e soprattutto – offrirci a Dio onnipresente come un’offerta gradita.
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