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Anche gli incontri brevi possono lasciare un’impressione duratura

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Padre Dan Daly, S.J. - pubblicato il 04/08/16

Gesù ne ha avuto uno di questo tipo con una donna audace e intelligente

Tanitha sapeva che avvicinarsi a Gesù sarebbe stato difficile. Il maestro stava facendo una piccola escursione in Fenicia, per allontanarsi dalle folle della Galilea. I suoi compagni di viaggio ovviamente lo proteggevano, decisi ad evitargli qualsiasi fastidio (come lei, ad esempio!). Il discepolo alto con la barba nera e il tipo scontroso con la tunica gialla erano quelli che si occupavano maggiormente della sua sicurezza. Se fosse riuscita ad aggirarli avrebbe avuto una possibilità. Tanitha aveva un piano.

Corse a casa per prendere un piatto di dolci che aveva preparato in precedenza. Reclutò due ragazzini del quartiere per distrarre “Barba Nera”, offrendo loro dei dolci in cambio. Nel frattempo si avvicinò con disinvoltura a Gesù e al resto del gruppo. All’ultimo minuto tese il piatto a “Brontolo”, chiedendogli di tenerlo. Lui rimase momentaneamente confuso e lei si avvicinò a Gesù e gli presentò la propria richiesta.

“Brontolo” si riprese rapidamente, diede il piatto a qualcun altro e disse a Gesù di mandare via la donna. Gesù venne colto alla sprovvista e spiegò alla donna che la sua opera era limitata a Israele. Tanitha non si sarebbe lasciata fermare facilmente. Si inginocchiò davanti a Gesù e chiese nuovamente aiuto. A quel punto Gesù aveva capito cos’era accaduto. Colpito dalla determinazione della donna e dal suo piano astuto per mettere fuori gioco i discepoli, le offrì una spiegazione razionale per il suo rifiuto: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”.

Tanitha era pronta con la risposta perfetta: “Anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Un sorriso di apprezzamento apparve sul volto di Gesù di fronte alla sua replica perfettamente vera e allo spirito che l’aveva suscitata, e soddisfece con piacere la richiesta della donna.

Quel giorno Gesù fece uno splendido dono a Tanitha, e lei ne fece uno a Gesù. Gli diede una rara opportunità di interagire con una gentile. Gli offrì una piccola finestra sul suo mondo che diede ai seguaci di Gesù una prospettiva diversa e permise un collegamento con il popolo della donna. Dopo la sua resurrezione, quando Gesù istruiva i suoi discepoli perché proclamassero la buona novella a tutte le Nazioni, forse Gesù si è ricordato di Tanitha e della sua astuzia con particolare affetto.

Tanitha ci ha anche offerto uno splendido spunto sul fatto di dare ai cani qualche briciola, ovvero di offrire un po’ di attenzione anche a coloro che non sono l’oggetto principale della nostra attenzione.

Il popolo ebraico avrebbe continuato ad essere il fulcro del ministero di Gesù, ovviamente, ma forse il breve incontro con Tanitha ha modificato il modo in cui Gesù e soprattutto i suoi discepoli approcciavano i gentili. Gesù – come capita anche a noi – ha tratto beneficio dal rapportarsi con molti popoli diversi durante la sua vita, inclusa la donna fenicia che interruppe la sua “vacanza”.

Tutti noi veniamo arricchiti dall’incontro con altre persone, soprattutto quelle la cui vita, le cui esperienze e le cui prospettive sono diverse dalle nostre. Come Gesù, dovremmo accogliere con favore questi incontri. Se ci offriamo volontari in una mensa, dovremmo non solo goderci la possibilità di essere utili, ma anche approfittare dell’opportunità di ampliare le nostre prospettive grazie alle persone che serviamo. Chi lo sa? Forse incontreremo qualcuno come Tanitha che lascerà in noi un’impressione duratura.

Nota dell’autore: La Scrittura non dà un nome alla donna cananea che si avvicinò a Gesù, né informazioni sulla sua strategia per arrivare a lui. Usiamo la nostra immaginazione per riempire gli spazi vuoti del racconto.

Padre Dan Daly, S.J., è un gesuita della Provincia Centrale e Meridionale degli Stati Uniti. Già docente di Contabilità ed Economia presso il Boston College e la Regis University, ora è tesoriere provinciale. Ha guidato per molti anni Messe parrocchiali e per gli studenti.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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