1. Cerca di scoprire il meglio di ciascuno
Tra tutte le virtù, l’umiltà può essere considerata una delle più difficili da raggiungere. Tutta la letteratura sul tema non fa che ripetercelo.
Ricordiamo sempre frasi di grandi uomini come Ruskin (“Sono convinto che la prima prova di un grand’uomo consista nell’umiltà”) o Cicerone (“Più in alto siamo, più umili dobbiamo essere”) e ovviamente di santi come il Curato d’Ars (“Se non hai umiltà puoi dire di non avere nulla”), Sant’Agostino (“Solo con passi diumiltà si arriva al cielo”) o Santa Teresa (“Quella fra noi che si considera stimata meno fra tutte le altre si reputi la più felice”).
Tutti sperimentiamo il pungiglione di quell’“io” che ci spinge a fare quello che spesso non vogliamo. Quante volte ci pentiamo delle nostre azioni e desideriamo vivere con più semplicità e in modo meno altezzoso! Come essere umili?
Tra le tante presentazioni che mi arrivano, questa settimana ce n’è stata una che ha richiamato particolarmente la mia attenzione e che offriva sette passi per raggiungere l’umiltà. Mi ha incuriosito. La sua lettura mi ha aiutato molto e vorrei condividere questi passi con tutti voi, ritoccandoli un po’ (ho aggiunto ad ogni consiglio un paragrafo tratto da qualche santo che dia più peso e contenuto).
Queste righe non pretendono certo di essere un manuale per riuscire senza sforzo, perché non c’è rosa senza spine, ma forse la lettura di questo articolo potrà aiutare qualcuno a indirizzare il cammino, come se si trattasse di un GPS che chiede un riorientamento della rotta. Spero quindi che questi passi servano a qualcuno. Buona lettura!