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Wrestler cattolico attribuisce alla fede il suo successo nello sport

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Philip Kosloski - Aleteia - pubblicato il 02/08/16

“Sapere che (Dio) ha un progetto per me mi ha sempre aiutato a vivere senza stress o preoccupazioni”

L’atleta olimpico Kyle Snyder ha imparato dai suoi genitori molto più del wrestling. A Snyder, il più giovane campione mondiale nella storia del wrestling statunitense, è stato insegnato a prendere sul serio la sua fede cattolica, che è stata approfondita dopo aver frequentato il liceo di Nostra Signora del Buon Consiglio di Olney, nel Maryland.

Parlando agli studenti della sua università, Snyder ha affermato: “Per me ringraziare Dio è più importante che lavorare sodo, credere in se stessi, porsi degli obiettivi e cose del genere”.

Snyder ritiene che la sua fede in Dio abbia avuto un’influenza fondamentale che gli ha permesso di non cedere alla pressione e lo ha aiutato ad andare avanti con il wrestling. “Sapere che (Dio) ha un progetto per me mi ha sempre aiutato a vivere senza stress o preoccupazioni”.

È stato durante il periodo che ha trascorso a Nostra Signora del Buon Consiglio che Snyder ha capito che il wrestling avrebbe potuto portarlo alle Olimpiadi. All’inizio praticava vari sport, ma ha presto scoperto che aveva bisogno di dedicarsi interamente al wrestling.

Ha vinto il suo primo campionato statale scolastico in quarta elementare, e da allora non ha mai smesso di vincere. Oltre a trionfare nei campionati statali, ha ottenuto un record di 179-0 quando gareggiava per Nostra Signora del Buon Consiglio.

Al primo anno di università, nel 2013, ha vinto la medaglia d’oro ai campionati mondiali juniores, e poi è andato ad allenarsi all’Olympic Training Center del Colorado. Non ci è voluto molto per attirare l’attenzione degli allenatori di college.

Tom Ryan, dell’Università Statale dell’Ohio, è rimasto estremamente colpito dalla sua abilità e non riusciva a credere ai propri occhi.

“Ho pensato: ‘Questo ragazzo è un fenomeno’. Dobbiamo farlo venire all’Università dell’Ohio. Come allenatore, ti viene insegnato a cercare i difetti, e in lui non c’erano. Ho incontrato la sua famiglia. Voleva spiccare in ogni settore della sua vita”.

Snyder è stato quindi reclutato dall’Università dell’Ohio, dove ha continuato a trionfare, aiutando il college a vincere il suo primo titolo nazionale nel wrestling. Snyder si è poi concentrato sulle Olimpiadi 2016, e nel settembre scorso ha sconfitto il campione mondiale russo Abdusalam Gadisov.

Snyder ha sempre voluto essere il miglior wrestler del mondo, ma lo fa per senso di gratitudine nei confronti di Dio per i doni che gli sono stati dati.

“Sono ancora un po’ nervoso prima degli incontri, ma non quanto prima. Mi ha permesso di aprirmi di più e di diventare il miglior wrestler, il miglior atleta e la persona migliore che posso essere, perché è quello a cui Dio ci ha chiamati. Essere come Gesù è l’obiettivo ultimo, e lo si può fare personalmente, come atleta, nella propria comunità e in tutto ciò che si fa”.

Snyder gareggerà l’ultimo giorno delle Olimpiadi, il 21 agosto, e verrà accompagnato dalla sua famiglia grazie a un account su Go Fund Me organizzato per permettere ai suoi familiari di recarsi a Rio. Anche per questo è grato alla comunità di Nostra Signora del Buon Consiglio, che ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungere la cifra necessaria a pagare le spese di viaggio per la sua famiglia.

Philip Kosloski è marito e padre di cinque figli. Scrive su Aleteia e sul The Pope’s Worldwide Prayer Network (Apostolato della Preghiera), e ha un blog sul National Catholic Register.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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fedefede e sportolimpiadisport
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