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Il responsabile della sicurezza del papa è una donna!

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PAP

Marta Brzezińska-Waleszczyk - pubblicato il 01/08/16

Maria Rosaria Maiorino ha lottato per anni contro il crimine italiano e i narcotrafficanti. Oggi veglia sulla sicurezza di papa Francesco

Pochi sanno che il responsabile della sicurezza papale è una donna. È bionda e ha 60 anni. Prima di essere designata per il Vaticano, lo scorso anno, lottava contro la delinquenza organizzata. Tra le altre cose, è stata responsabile del dipartimento per la lotta al narcotraffico.

Mafiosi e assassini erano il suo pane quotidiano, e quindi la notizia che si sarebbe occupata di garantire la sicurezza del Santo Padre l’ha colpita, facendole chiedere se avrebbe potuto far fronte a questo compito. In nessun momento ha tuttavia pensato di rifiutare l’offerta, perché fin dall’inizio – come ha ricordato in un’intervista rilasciata alla rivista femminile Twój Styl – tra lei e il papa si è stabilito un bel rapporto.

Fuori dal protocollo

La protezione di papa Francesco è tutta una sfida, ha detto la Maiorino a Magdalena Wolińska­Riedi. Il motivo della difficoltà e della preoccupazione è la grande spontaneità del papa, che sfida molte regole. Fin dai primi momenti, il comportamento del papa l’ha messa davanti a situazioni delicate, come quando il pontefice è entrato nel campo di immigrazione – Campo Arcobaleno – in cui si trovano gli immigrati dell’America Latina. Sia i rifugiati sorpresi dalla visita del papa che la stessa Maiorino non riuscivano a credere ai propri occhi.

“Tornati in Vaticano, mi ha ringraziato per il lavoro svolto e si è scusato – il che è insolito – per aver reso difficile il nostro lavoro saltando il protocollo”, ha ricordato nell’intervista a Twój Styl. Queste situazioni si verificano spesso, perché il papa non evita il contatto umano, al contrario! A volte in macchina abbassa il vetro del finestrino per parlare con i passanti.

“Il desiderio del papa per me è un ordine. Il nostro unico dovere è adattarci alle sue necessità”, ha sottolineato la Maiorino. È solo che, ha aggiunto, il papa molto spesso comunica i suoi desideri all’ultimo minuto.

L’angelo custode papale

La Maiorino non è stata responsabile della sicurezza di Francesco durante la GMG a Cracovia, perché lavora per la Polizia italiana e il suo compito è proteggere il papa in Italia. Nei viaggi all’estero, il Santo Padre è accompagnato da agenti della Guardia Svizzera e della Gendarmeria del Vaticano. La sicurezza di papa Francesco è garantita anche dal servizio del Paese che visita (in Polonia i funzionari del BOR).

“L’angelo custode di Francesco”, come viene chiamata la Maiorino, ha tuttavia dato alcuni consigli ai servizi di sicurezza polacchi, in primo luogo sul fatto di tener conto della necessità papale di stare vicino alla gente. Per questo è necessario concentrarsi al massimo e seguire passo passo il Santo Padre.

La responsabile della sicurezza papale non è sposata e non ha figli. Lo ha deciso lei, perché il lavoro la assorbe completamente.

Ora serve il papa e per lei è un onore, anche se ammette che a volte ha l’impressione che sia tutto un sogno. “La responsabilità della vita del Santo Padre è mia”, ha affermato con orgoglio.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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