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Novara, musulmani a messa nella basilica: “I terroristi stanno sporcando la nostra religione”

Vatican Insider - pubblicato il 31/07/16

Sull’altare c’è la foto di padre Jacques Hamel, ucciso nell’attentato terroristico do Rouuen. Nei banchi alla destra di don Natale Allegra sono seduti Abbane Al-Milud, presidente del Centro culturale islamico di Novara, Sabri Jlassi, rappresentante dell’associazione Giovani musulmani, Abd al-Ghafur Masotti e la moglie Fatima dell’associazione Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, arrivati da Milano.  

Aderendo all’iniziativa di dialogo interreligioso e condanna del terrorismo promossa in Francia dall’Ihei, l’Institut des hautes etudes islamiques, accolto in tutta Italia dalla Coreis, la Comunità religiosa islamica, questa mattina a Novara i rappresentanti della comunità musulmana hanno scelto di partecipare alla messa nella basilica di San Gaudenzio, sotto la cupola dell’Antonelli, simbolo della città. «Allahu Akbar, Dio è grande, lo è proprio perchè è misericordioso, non perchè è un sopraffattore» ha spiegato dall’altare don Natale Allegra, parroco della basilica di San Gaudenzio.  

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«Cerchiamo di dare una spiegazione alle persone, a tutti, che questi terroristi stanno sporcando la fede islamica, con questi attentati colpiscono tutti, noi musulmani per primi – si è sfogato prima della funzione Abbane Al-Milud -, sono bestie, scusate la parola, non vogliamo qui a Novara questi fanatismi, siamo qui per raccontarlo a tutti». Il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, impegnato al raduno dei giovani di Cracovia, ha inviato un messaggio: «Non ci si può servire del nome di Dio per nessun fine, non si può strumentalizzare la fede con gesti che uccidono, con i fratelli musulmani veramente credenti diciamo che ogni fede deve vigilare sul primato di Dio».  

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Da tempo ormai, ha spiegato il rappresentante del Coreis, Abd al-Ghafur Masotti più che a raccontare la nostra religione ci troviamo a doverla difendere: «Io sono sicuro che chi ha ucciso il sacerdote in Francia non ha detto prima il nome di dio è misericordioso. Avrà detto Allahu Akbar, ma questa espressione non è coranica. E mi ricorda molto il “Dio è con noi” dei nazisti, non un’espressione religiosa. Dalle Twin Towers la nostra testimonianza è stata offuscata, invece di dimostrare che la nostra religione è bella, siamo sempre sulle difensive e ci troviamo a dimostrare cosa non è l’Islam. L’Islam non è quello che sentiamo quando si parla degli atti terroristici. Nel Corano è scritto: chi uccide un uomo è come se uccidesse l’umanità intera».  

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