Lo ha fatto costruire il cardinale Stanislaw Dziwisz nel luogo in cui il futuro papa santo Giovanni Paolo II lavorava come l’operaio della Solvay. È dedicato a santa Faustina Kowaslka, il santuario della Divina Misericordia a Cracovia dove oggi il pontefice Francesco, nel penultimo giorno della Giornata mondiale della Gioventù (Gmg) in Polonia, confessa alcuni ragazzi e alle 10,30 dice Messa per sacerdoti, religiose, religiosi, consacrati e seminaristi.
Poi, il Papa pranza con 12 giovani in arcivescovado, due per ogni continente e due polacchi.
La sera, alle 19, arriva al Campus Misericordiae, attraversa la Porta santa con alcuni giovani, e alle 19,30 presiede una Veglia di preghiera con, secondo le stime della Conferenza episcopale polacca, da un milione e mezzo a un milione e 800mila giovani. Ci saranno le testimonianze di tre ragazzi: una polacca, un paraguaiano e un siriano di Aleppo.
Ieri, la Via Crucis della Gmg durante la quale Jorge Mario Bergoglio ha domandato: «Dov’è Dio quando gli innocenti muoiono per il terrorismo?». Ai giovani ha detto: «Il Signore vuole fare di voi una risposta concreta ai bisogni e alle sofferenze dell’umanità».
In mattinata, il silenzio del Pontefice ad Auschwitz-Birkenau, il momento più commovente della visita del Papa in Polonia; l’incontro con i superstiti e i «Giusti tra le Nazioni» che salvarono gli ebrei. Nel libro d’onore ha scritto: «Signore abbi pietà del tuo popolo! Signore perdono per tanta crudeltà!»