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Francesco: dopo Auschwitz anche oggi crudeltà, torture e carceri

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Vatican Insider - pubblicato il 29/07/16
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Anche oggi c’è molta crudeltà nel mondo, come per esempio le persone che vengono torturate in vari paesi del mondo e i carcerati «ammucchiati come animali»: lo ha detto il Papa parlando della sua visita silenziosa al lager di Auschwitz e Birkenau, in Polonia, alla folla radunata, come ogni sera, fuori dall’arcivescovado di Cracovia dove pernotta. 

«La mattina – ha raccontato ai fedeli in italiano affacciato dalla finestra – sono andato ad Auschwitz e Birkenau a ricordare i dolori di 70 anni: quanto dolore, quanta crudeltà, ma è possibile che noi uomini creati a somiglianza di Dio siamo capaci di fare queste cose? Le cose sono state fatte, ma io non vorrei amareggiarvi ma devo dire la verità: la crudeltà non è finita in Auschwitz e Birkenau, e oggi, oggi, oggi si tortura la gente, tanti prigionieri sono torturati per farli parlare: terribile… oggi ci sono uomini e donne nelle carceri, affollate, vivono, scusatemi, come animali. Oggi c’è questa crudeltà, abbiamo visto la crudeltà di settanta anni fa, come morivano fucilati o impiccati o col gas, e anche oggi in tanti posti del mondo dove c’è la guerra succede lo stesso. In questa realtà Gesù ci chiede di pregare: preghiamo per tutti i Gesù che oggi sono nel mondo, affamati, assetati, dubbiosi, ammalati, quelli che sentono il peso di tanti dubbi e colpe, soffrono tanto. Preghiamo per tanti malati bambini innocenti, che portano la croce, e preghiamo per tanti uomini e donne che oggi sono torturati in tanti paesi del mondo, per i carcerati che sono tutti ammucchiati come se fossero animali. È triste quello che vi dico, ma è la realtà. Ma è anche la realtà che Gesù ha portato su di sé tutte queste cose, anche il nostro peccato. Tutti qui siamo peccatori, tutti abbiamo il peso dei 

nostri peccati, non so se qualcuno non si sente peccatore alzi la mano… tutti! Ma lui ci ama, peccatori ma figli di Dio». 

Nel pomeriggio, ha detto il Papa, «sono andato all’ospedale dei bambini, anche lì Gesù soffre in tanti bambini ammalati e sempre mi viene la domanda: perché soffrono i bambini? È un mistero, non ci sono risposte per queste domande». 

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