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7 consigli da seguire se il vostro bambino viene punto da una medusa

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Pixabay.com/Public Domain/ © Unsplash

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 29/07/16

Li suggerisce il Bambin Gesù. Evitare panico e medicazioni fai da te

Cosa fare se il vostro bambino viene a contatto con una medusa? Ecco alcuni utili consigli degli esperti dell’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma.

«Innanzitutto la medusa non punge, né morde ­ premette – Sebastian Cristaldi, medico dell’emergenza al Bambino Gesù – ­ I suoi tentacoli emettono una sostanza urticante per la pelle, che causa irritazioni cutanee dolorose, gonfiore e arrossamento. Per avere questa reazione cutanea, non è necessario essere sfiorati dalla medusa: basta solo entrare in contatto con il liquido urticante che libera attraverso i suoi filamenti».

Se ciò’ accade provate a tenere conto di questi 7 consigli:

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1) TRANQUILLIZZARE IL BAMBINO

La prima cosa da fare è tranquillizzare il bambino e farlo respirare normalmente. Se si è vicini alla riva, farlo uscire dall’acqua. Se ci si trova a largo, sorreggere il bambino e richiamare l’attenzione per farsi aiutare, specie se anche l’accompagnatore è venuto a contatto con la medusa.

2) PARTI ATTACCATE ALLA PELLE

Poi verificare che non vi siano parti di medusa rimaste attaccate alla pelle e, nel caso, eliminarle delicatamente con le mani. Se non si dispone di medicamenti, può essere utile far scorrere acqua di mare sulla parte interessata per tentare di diluire la sostanza tossica non ancora penetrata.

3) GEL AL CLORURO D’ALLUMINIO

La medicazione corretta consiste nell’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio. Il gel astringente ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine. Purtroppo non è ancora diffusa in Italia l’abitudine di portare con sé questo gel, che è utile anche per le punture di zanzara.

4) CREMA AL CORTISONE

In mancanza di questa pomata, si può usare una crema al cortisone anche se ha un effetto più ritardato (entrano in azione dopo 20­30 minuti dall’applicazione), cioè quando il massimo della reazione si dovrebbe già essere spenta naturalmente.

5) COSA EVITARE

Evitare di grattarsi o di strofinare la sabbia sulla parte dolorante. E non usare medicazioni estemporanee con ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone: peggiorerebbero la situazione.

6) IN CASO DI EMERGENZA

Se, immediatamente dopo il contatto, la reazione cutanea si diffonde e compaiono difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento, chiamare il 118 e spiegare di cosa si tratta: si riceveranno le istruzioni sul da farsi in attesa che arrivi il personale di Pronto Soccorso.

7) PELLE COPERTA

L’area di pelle colpita dalle meduse rimane sensibile alla luce solare e tende a scurirsi rapidamente. Per evitare che la pelle si macchi, è bene evitare pomate antistaminiche e occorre tenere coperta, o ben protetta da uno schermo solare, l’area colpita, fino a quando la razione infiammatoria non scompare (non più di due settimane).

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