Parlano di Dio nelle interviste, usano magliette con messaggi religiosi e sfidano addirittura i politici in nome delle proprie convinzioni
Possono anche essere criticati da burocrati e sponsor, ma non esitano a usare il loro prestigio per annunciare la fede che professano. In gare o interviste, dedicano le loro vittorie a Dio e lo indicano come motivazione principale per superare i limiti.
Ecco 10 atleti che non hanno paura di mostrare la propria religiosità in pubblico:
Kaká

Il calciatore brasiliano dedica spesso le proprie vittorie a Dio, a volte anche con magliette che rendono ancora più esplicita la sua fede. Nato in una famiglia cristiana, è diventato una star nel mondo evangelico grazie alle sue frequenti e coraggiose testimonianze.
Kobe Bryant

Il giocatore di basket è cattolico, e ha già raccontato in alcune interviste come la sua fede lo abbia aiutato ad affrontare il momento più difficile della sua vita. Nel 2001 Bryant è stato accusato di stupro e ha cercato nella religione un sostegno per affrontare questa situazione. In quel momento ha detto che un sacerdote cattolico è diventato il suo miglior consigliere.
David Luiz

È un altro calciatore famoso per le sue dimostrazioni di religiosità in campo. Non si vergogna a mettere la mano sulla testa dei compagni e a pregare per loro in momenti delicati come i rigori. Nel 2015 è stato battezzato nella Chiesa Hillsong di Parigi, dove abita, e fa parte del movimento evangelico Ho Scelto di Aspettare, che predica la castità prematrimoniale.
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