Francesco non è un fanatico della tecnologia e si definisce un dinosauro tecnologico, ma comprende perfettamente la logica di Internet e dei social media
Com’è diventato uno stretto collaboratore di papa Francesco?
Può sembrare strano, ma la verità è che mi ha semplicemente chiamato al cellulare. Io stesso sono rimasto sorpreso. Non sapevo cosa dire e come rivolgermi a lui.
Ha semplicemente chiamato e ha detto: “Salve, parla papa Francesco”?
Precisamente. È stato piuttosto buffo, perché quel giorno dovevo pronunciare un intervento in un seminario alle 19.00 e il telefono ha squillato alle 18.55. Non conoscevo il numero di chi mi stava chiamando e mi sono chiesto se dovessi rispondere visto che andavo di fretta. Alla fine ho risposto e volevo chiedere chi fosse per poterlo richiamare più tardi, ma in quel momento ho sentito: “Salve, parla papa Francesco”.
Come ha risposto?
Dopo un momento di sorpresa totale ho detto “Oh mio Dio”, e poi ho chiesto con malcelata incredulità: “Sua Santità?” Poi ho chiesto come rivolgermi al Santo Padre e lui mi ha detto di non preoccuparmi. Abbiamo iniziato a parlare liberamente. Durante la telefonata gli ho chiesto se potevo essere ricevuto in un’udienza ma ufficialmente, come direttore de La Civiltà Cattolica. In realtà non è niente di speciale visti gli stretti legami della nostra rivista col Vaticano. Gli incontri del direttore con il nuovo papa sono diventati una tradizione. Francesco ha acconsentito a ricevermi e ho ottenuto un’udienza con il papa qualche settimana dopo, quando gli ho chiesto se poteva rilasciarmi un’intervista, e ha acconsentito anche a quello. Come risultato, abbiamo trascorso tre lunghi pomeriggi insieme. È stata la nostra prima conversazione prolungata e seria. È iniziato tutto così.
Quanto spesso vi incontrate ora?
Non abbiamo incontri regolari. Non sono una persona speciale. Il Santo Padre incontra molte persone di tutto il mondo. Il risultato è che è aggiornato su tutto. In genere accompagno il papa nei suoi viaggi, e ho anche partecipato a due Sinodi sulla famiglia perché mi ha nominato.