C’è una «vera e propria escalation di violenza che sta ormai attaccando l’Europa» secondo l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, che, dopo il «barbaro attentato» di Rouen, in cui è stato ucciso un sacerdote, ha lanciato un invito ai cristiani a «costruire il bene» nella società.
Secondo Scola, quella di padre Jacques è stata «un uccisione portata al cuore del cristianesimo» in cui si riconosce «il valore del martirio che regolarmente i cristiani celebrano nella Santa Messa».
«Il primo contributo alla nuova Europa da parte dei cristiani – ha sottolineato l’arcivescovo in un intervento sul sito della Diocesi – è di essere se stessi. Le chiese d’Europa devono tornare ad essere espressione vitale di una vita bella».
«Non si può non dire una parola sulla necessità della rinascita europea: servono uomini e donne, a livello di popolo – ha aggiunto -, che aiutino le autorità istituite a trovare la strada di un senso per il nostro Continente. Migrazioni, integrazione, economia, finanza, politica, potranno essere mattoni per la casa europea solo se il senso del vivere in una società plurale, rispettosa di tutti ma tesa al riconoscimento di ciò che è buono, verrà costantemente perseguito e documentato nell’attuazione di tutte le libertà. È questa l’unica strada per vincere le paure ma alla lunga anche per battere il terrorismo».
In questo senso, «nel profondo dolore e nella grave angustia non possiamo non guardare alle centinaia di migliaia di giovani che si stanno recando a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù. Essi – ha concluso – sono già questo nuovo senso dell’Europa che è in atto».