«Non risulta che in Polonia – dove dal 27 al 31 luglio si svolgerà la Giornata mondiale della Gioventù con Papa Francesco – ci siano preoccupazioni o allarmi particolari; ci sono la serietà e la capacità di gestire le normali misure di sicurezza». È quanto assicura padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, dopo l’atto di terrorismo di ieri in Germania, a Monaco di Baviera.
A Radio Vaticana, padre Lombardi ricorda che in Polonia «recentemente c’è stato il vertice della Nato, che si è svolto in modo assolutamente sereno. Quindi, anche per quanto riguarda la Gmg, con la giusta responsabilità delle autorità e di tutte le persone preposte, noi andiamo avanti con grande tranquillità e serenità, con la sicurezza che sarà una grande e bella festa».
Il portavoce del Vaticano riferisce che «non ci sono gruppi che si siano ritirati ma, anzi, stanno incominciando ad arrivare tutti con grande entusiasmo e grande tranquillità. Quindi, credo che sia giusto andare avanti con molta fiducia: sarà una bella festa dei giovani con il Papa, nella fede».
L’emittente vaticana ha intervistato sui fatti di Monaco anche il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Secondo il porporato per sconfiggere il terrorismo e la sua scia di morte e di odio, «siamo “condannati” al dialogo, perché non c’è altra soluzione: o il dialogo o il confronto».
«Eventi di questo tipo – osserva – non possono non suscitare domande fondamentali sul senso della nostra vita: l’uomo è forse fatto per la morte?». Infatti, sottolinea il porporato, «adesso la morte è in agguato ogni giorno, usciamo di casa ma non sappiamo se ci torneremo e credo che questa sensazione sia estremamente inquietante per la gente. È necessario elaborare una nuova filosofia dell’incontro. Non si potrà essere felici gli uni senza gli altri e ancor meno gli uni contro gli altri. La persona diversa da me, che pratica un’altra religione, non è un nemico: siamo tutti creature di Dio, siamo l’umanità».