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Una parola può sconfiggere il male?

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padre Robert McTeigue, SJ - pubblicato il 21/07/16

Il santo eroismo richiederà molti strumenti, incluse parole ragionate e azioni caritatevoli

“State cercando di far pensare ancora una volta gli stupidi? Questo non fa altro che infastidire loro e frustrare voi. Quante volte dobbiamo parlarne?”

Così iniziava una breve storia per illustrare la “falsità razionalista”, che dichiara: “Se mi spiego in modo abbastanza chiaro, la gente capirà e sarà d’accordo con me”. È una falsità per via di due presupposti: 1) siamo chiari quanto pensiamo di essere; 2) la gente è ragionevole quanto abbiamo bisogno che sia.

Risolvere le dispute con parole ragionevoli è difficile e spesso frustrante, anche tra persone razionali di buona volontà. E allora che possibilità hanno le parole ragionevoli di allontanare odio e malizia? Possiamo davvero immaginare che possa derivare un risultato positivo da una conversazione che inizia con “Il motivo per cui non dovresti sparare casualmente agli estranei è…” o “Il motivo per cui non dovresti investire i bambini con un camion è…”? La gente che ha bisogno di “ragionare” per vedere crimini di questo tipo non solo sbaglia, ma è malvagia, e non si può ragionare con una persona malvagia assetata di sangue.

Alcune azioni sono così orribili che non possono essere spiegate solo con motivazioni umane. Gesù ha detto che alcuni demoni possono essere scacciati solo con la preghiera e il digiuno. Ciò che trasforma gli uomini in mostri dev’essere affrontato con la croce. E non basta, come dice l’inno, “alzare la croce di Cristo”, perché dobbiamo anche prendere su di noi la nostra croce. Servono vite di preghiera, penitenza, vigilanza e sacrificio per difendere i vulnerabili, proclamare Cristo ai suoi nemici e difendere l’onore di Dio e della Chiesa.

Un santo eroismo di questo tipo richiederà molti strumenti, incluse parole ragionate e azioni caritatevoli. Siate certi che le parole contrarie alla ragione e le azioni opposte alla carità sono opposte a Dio che ha rivelato Se stesso attraverso il Suo Cristo come Verità e Amore. Esortando i suoi connazionali contro i nazisti, Dietrich von Hildebrand si opponeva all’odio irrazionale in parole e azioni perché contrario a Cristo:

“Il soldato di Cristo deve combattere contro il peccato e l’errore. La sua battaglia contro l’Anticristo è promossa dal suo amore per Cristo e per la salvezza delle anime; combatte questa battaglia per la salvezza di coloro che si sono sviati. Il suo atteggiamento è di vero amore. Ma chi fugge dall’inevitabile battaglia e tratta irenicamente chi si è sviato, confondendo il suo errore e minimizzando la sua rivolta contro Dio, è fondamentalmente una vittima dell’egoismo e della compiacenza”.

Consigliare i dubbiosi, istruire gli ignoranti e ammonire i peccatori (tutte forme delle opere di misericordia spirituale) sono compiti basati su parole ragionevoli e azioni caritatevoli. Il male intenzionale e violento può e deve essere contrastato usando mezzi sia sacramentali che naturali, usando strumenti spirituali e pratici per affrontare un problema spirituale e pratico. Dobbiamo usare queste stesse risorse – spirituali, ragionevoli, pratiche e caritatevoli – per sostenere le persone che operano e lottano a favore della verità di Dio inscritta nella natura e nella rivelazione.

Un sacerdote devoto mi ha detto “So che Gesù ha detto che le porte degli inferi non prevarranno, ma le dirò che fare la guardia alle porte degli inferi può essere snervante e terrificante”. È qui che il potere delle parole può essere estremamente efficace nella battaglia contro il male – non nelle pie illusioni che usano parole come “dialogo” come incantesimi capaci di rendere il male ragionevole, ma nel potere di incoraggiare chi lotta per rimanere saldo contro la malvagità.

Il profeta Isaia ha detto “Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola”. Che grazia per cui pregare! Quando il mondo non sembra portarci altro che nuovi orrori quotidiani, quando, come ha detto Yeats, “i migliori mancano di ogni convinzione, mentre i peggiori sono pieni di intensità appassionata”, è facile anche per i più fedeli e coraggiosi stancarsi, tentennare, dubitare. Potremmo ragionare con chi è in errore; non possiamo ragionare con la malizia diabolica, ma possiamo sicuramente parlare nella verità e offrire anche splendide parole di incoraggiamento e speranza a chi vive in epoche tempestose come la nostra.

Possiamo rinfrancarli con le parole dell’Apostolo Paolo, per il quale “la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”.

Sì, parole ragionevoli e soprattutto la Parola di Dio possono vincere il male e l’odio. Questa Parola deve diventare carne nella nostra vita, attraverso le opere buone, la preghiera, il digiuno e il discepolato coraggioso.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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