La Miss Italia 2012 racconta la sua esperienza di attrice affermata e donna innamorata, scegliendo per Cecilia un brano meravigliosoSa recitare, ballare, cantare, è bellissima, simpatica, generosa e intelligente. Estremamente riservata, non desidera parlare dei propri talenti e successi, ma del suo dialogo diretto con Dio, al quale si affida completamente. Giusy Buscemi, miss Italia 2012, ci accoglie nella casa che condivide con altre studentesse come lei, per parlare di Musica con Cecilia, ci offre un gelato, e come in un pomeriggio tra amiche, ci svela segreti e sogni di una giovane ragazza catapultata a Roma dalla provincia di Agrigento.
Parliamo di star Hollywoodiane! Ti vedremo nella serie I Medici che andrà in onda in autunno su Rai uno. La serie racconta l’ascesa della famiglia de’ Medici, a partire dal capostipite Giovanni de’ Medici interpretato da un gigante come Dustin Hoffmann…
Si tratta di una piccolissima partecipazione. Mi vedrete nel personaggio di Rosa, la fidanzata di Lorenzo de’ Medici. Anche se breve, è stata una bellissima esperienza, proprio perché amo i film in costume. Mi danno la sensazione di essere sospesa nel tempo…
Il paradiso delle signore, dove ti abbiamo vista protagonista nel ruolo di Teresa Iorio è stato un grande successo. Sei sempre più impegnata nel lavoro, eppure parli soprattutto di ‘famiglia’ nelle tue interviste. Sogni un matrimonio tradizionale e ti auguri tanti figli. Oggi significa andare controcorrente, non ti fa paura?
No. Non mi fa paura perché lo desidero tantissimo. È un progetto talmente essenziale nella mia vita, che non mi pongo nemmeno la domanda di come le mie idee possano essere viste dall’esterno. Dovremmo chiederci sempre: “Sto vivendo per gli altri o ascoltando la mia coscienza?” Sicuramente sento una responsabilità, perché mi piacerebbe non solo sposarmi, ma testimoniare che si può vivere seguendo la propria vocazione di moglie e di madre senza escludere il lavoro. Certo è importante capire quali sono le proprie priorità, ovviamente la famiglia viene prima del lavoro.
In un intervista hai dichiarato: “Mi affido alla provvidenza e mi lascio portare”. Come si arriva ad avere una tale fiducia? Attribuisci alla provvidenza e non ai tuoi meriti il tuo grande successo nella vita lavorativa e affettiva?
La provvidenza, la vedo, ripercorrendo tutte le tappe di questi ultimi quattro anni. La vedo nei fatti concreti. Prima di tutto, i fatti. I fatti mi hanno dato la fiducia che il cammino intrapreso fosse giusto. Quando ho la sensazione interiore di trovarmi al posto giusto, capisco che sta operando la provvidenza.
La Giusy di qualche anno fa, non avrebbe mai pensato di realizzare cosi tanti progetti, certo, umanamente avevo dei progetti, ma Dio ha realizzato molto di più di quello che io stessa potevo immaginare. Ha realizzato molti miei desideri, solo, in modo vero, autentico e pieno. “Il creatore è il più creativo di tutti!”.
So che sei molto innamorata, cosa condividete principalmente con il tuo partner?
Condividiamo principalmente la fede, che è alla base del nostro cammino, del nostro percorso insieme. La fede ci porta ad avere una qualità nella relazione che non è semplicemente umana. Sono fidanzata da due anni. Stiamo costruendo qualcosa di speciale. È stato un grande dono incontrare una persona che come me, desideri intraprendere un fidanzamento cristiano.
Studi continuamente recitazione, frequenti l’università, stai per diventare sommelier e ti piacerebbe produrre vino nella tua meravigliosa terra. È un messaggio importante per chi confonde il successo con la fama invece di riconoscere il successo nella crescita personale e nella realizzazione delle proprie passioni. Cosa consiglieresti ai giovani che si sentono scoraggiati o disorientati in una società sempre più frammentata, sia per quel che riguarda il mondo del lavoro, ma anche nei valori.
Consiglierei di ascoltare le proprie passioni. A volte si può aver paura di deludere i propri genitori o le persone che stimiamo, ma ciascuno di noi ha il proprio dono, le proprie caratteristiche e capacità, che sono diverse da quelle di chiunque altro.
Tu dedichi del tempo alla preghiera tutti i giorni?
Si! Ho sempre dedicato parte della giornata alla preghiera, e in questo periodo sto seguendo un corso molto bello con Don Fabio Rosini, si tratta di un corso di discernimento dove ho imparato delle cose nuove e bellissime. Don Fabio ci ha invitato a leggere il Vangelo ogni giorno, ponendoci la domanda “cosa Dio vuole da me?”, al mattino, durante la giornata e la sera. È un esercizio per continuare a migliorarsi e a crescere nel dialogo diretto con Dio.
Il ruolo della musica nella tua vita:
Mi emoziono facilmente, bastano due note per commuovermi! Ecco se potessi essere esaudita in un altro desiderio, chiederei una bella voce per cantare e lodare Dio! Perché cantare è l’espressione più bella dell’anima, il dono più bello che possa esistere.
A dire il vero, ti ho sentita cantare e sei bravissima, hai scelto una canzone da cantare con noi?
Ho scelto ‘In my life’, tratto dai Misérables. È una storia che mi ha colpito tantissimo , soprattutto..ti mostra come, la parola e il perdono, sono importanti per tutti gli uomini. Il racconto inizia con un riscatto. La parola di un sacerdote che ha conosciuto la miseria, cambierà il cuore del protagonista. Restituendoli se stesso. La parola genera, può trasformare. È un messaggio fortissimo. Mostra l’immagine reale di Dio e come agisce nella nostra vita. L’amore trionfa, mentre il moralismo è destinato a perire…
Costanza d’Ardia