Non appena apriamo gli occhi al mattimo passiamo alla modalità “Devo...” , e quando qualcosa va male proviamo un forte senso di colpa
Nelle nostre borse enormi teniamo quaderni scritti fino ai margini, pieni di compiti e progetti da realizzare, con la speranza che alla fine della giornata tutto sia stato fatto bene.
“Un’altra conversazione pseudointellettuale…”: probabilmente avrete pensato questo iniziando a leggere questo testo.
Convinte di aver già sentito tutto, tornerete ai vostri compiti e continuerete a pensare a quello che avete già fatto e a quello che ancora dovete fare oggi.
E allora inizia tutto. Sentiamo la pressione di essere una buona madre, una brava moglie, una donna di successo, l’impiegata del mese.Vogliamo essere contemporaneamente tutto questo. Vogliamo essere le donne a cui tutto va bene, che riescono in tutto.
Divise tra le aspettative altrui nei nostri confronti e la brutale realtà, sperimentiamo una dolorosa delusione.
Una vita insufficiente
Se le altre si godono la loro vita ben organizzata, perché io non ci riesco?
Leggiamo di donne che anche se molto giovani hanno già una propria attività, sviluppano il loro grande progetto quotidiano alla perfezione e cucinano anche la cena per i figli.