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5 consigli per dominare la paura e l’ansia

gattino

Khamidulin Sergey

Sempre Família - pubblicato il 21/07/16

Il numero 1 è il più efficace, il numero 3 risolve il problema

Dale Carnegie è uno dei più noti autori nel campo dell’autoaiuto, soprattutto grazie al suo best-seller Come trattare gli altri e farseli amici, pubblicato nel 1936.

Il suo libro Come vincere lo stress e cominciare a vivere, del 1948, presenta delle tattiche per liberarsi dall’ansia scomoda che fa diminuire la felicità e la produttività.

Il testo nasce dalle esperienze di Carnegie nella sua cattedra all’YMCA di New York. L’autore si è reso conto che la preoccupazione era un tema comune tra gli allievi, indipendentemente dalla professione o dal contesto, e ha deciso di scrivere un libro che li ispirasse ad agire contro i loro demoni psichici.

Nei sette anni di stesura del libro, Carnegie ha studiato la filosofia antica e ha parlato con una serie di uomini d’affari delle loro strategie per superare le preoccupazioni.

La cosa più importante, tuttavia, è che ha svolto un esperimento dando consigli sul tema ai suoi allievi e osservando cosa funzionava.

La pagina Motto, del Time, ha selezionato le cinque migliori strategie descritte nel libro per ridurre l’ansia della vita quotidiana.

1. Chiedetevi: “Qual è la cosa peggiore che può succedere?”

C’è una tecnica semplice di tre passi che ci può aiutare quando siamo circondati da preoccupazioni personali o professionali. In primo luogo bisogna chiedersi quale sia la cosa peggiore che possa accadere. In secondo luogo ci si deve preparare ad accettare il peggio, in terzo luogo si deve pensare a tirar fuori qualcosa di buono dal peggio, nel caso in cui si verifichi.

La tecnica si basa su un aneddoto di Willis Carrier, fondatore dell’omonima industria di aria condizionata.

Quando da giovane lavorava per la Buffalo Forge Company, si rese conto che un nuovo sistema di pulizia del gas offerto dalla sua compagnia non era efficiente quanto ci si aspettava.

Capì che la cosa peggiore che poteva succedere era che l’impresa perdesse 20.000 dollari, e allora ha pensato che la compagnia avrebbe potuto considerare quella perdita un costo di ricerca di nuove strategie.

Carrier pensò poi a come migliorare la situazione: se la compagnia avesse comprato nuove attrezzature per un valore di 5.000 dollari, il problema sarebbe stato risolto. È quello che ha fatto, finendo per guadagnarne 15.000.

2. Guardate tutto in modo obiettivo

“Se un uomo si dedica a guardare i fatti in modo imparziale e oggettivo, le sue preoccupazioni svaniranno normalmente alla luce della conoscenza”, ha detto a Carnegie il decano del Columbia College, Herbert E. Hawkes.

Carnegie parla di due modi di guardare in modo obiettivo: si può fingere di analizzare la situazione per un’altra persona, per essere meno emotivi nei confronti della questione, o si può immaginare di essere un avvocato che si prepara a difendere l’altro aspetto della questione, contro di noi. Scrivete i fatti relativi a entrambi gli aspetti del caso e di norma avrete un’immagine più chiara della realtà.

3. Generate soluzioni potenziali per il problema

Leon Shimkin, allora direttore generale della casa editrice Simon and Schuster – della quale è poi diventato proprietario –, ideò un modo per ridurre del 75% il tempo che trascorreva impegnato nelle riunioni.

Stabilì che ogni volta che qualcuno voleva presentare un problema in una riunione dovesse prima inviare un memorandum rispondendo a quattro domande: Qual è il problema? Qual è la causa del problema? Quali sono le possibili soluzioni? Quale di queste suggerisci?

Secondo Shimkin, dopo aver introdotto questo sistema raramente qualcuno andava da lui a esprimere le proprie preoccupazioni.

Si era reso conto del fatto che per rispondere alle domande era necessario osservare tutti i fatti e pensare al problema.

Quando le persone facevano questo, si accorgevano che “la soluzione adeguata emergeva come una fetta di pane che salta fuori dal tostapane”. In altre parole, l’azione aveva preso il posto della preoccupazione e delle lamentele.

4. Ricordate la legge della probabilità

Pensate alla probabilità che un evento specifico si verifichi e riflettete chiedendovi se vale la pena di preoccuparsi. Ci sono buone possibilità che quello per cui ci si preoccupa neanche accada.

Carnegie scrive che la Marina statunitense ha impiegato la legge della probabilità per migliorare il morale dei marinai.

Quelli che erano designati alle petroliere ad alto numero di ottani avevano paura di affondare se l’imbarcazione fosse stata raggiunta da un siluro.

La Marina ha allora offerto le informazioni esatte: per ogni 100 imbarcazioni colpite da siluri, 60 non sono affondate e solo 5 sono affondate in meno di dieci minuti. Le altre sono affondate in un tempo sufficiente a permettere all’equipaggio di abbandonarle.

5. Stabilite ordini con limite nelle vostre preoccupazioni

Questa strategia si basa su un principio di mercato azionario. Funziona così: comprate azioni a 100 dollari, ma stabilite un ordine con limite di 90 dollari. In questo modo, se l’azione crolla a 90 dollari la vendete senza pensarci oltre ed evitate perdite superiori.

Potete usare questo principio nella vita quotidiana. Ad esempio, una volta Carnegie ha pensato di scrivere dei romanzi, ma dopo due settimane di tentativi infruttuosi ha deciso di sospendere l’esperienza e di tornare a insegnare e a scrivere libri di saggistica.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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