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E’ un miracolo? Per le persone coinvolte sì…

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Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 18/07/16

Era clinicamente morto, senza battito da 45 minuti. Il figlio ha pregato e il padre si è svegliato

Una storia di qualche anno fa, una testimonianza importante per le persone coinvolte nella vicenda di Tony Yahle, un 37enne – all’epoca dei fatti cioè l’agosto del 2013 – che vive a West Carrollton, in Ohio, Stati Uniti con la sua famiglia.

Tony, un meccanico locale, sposato con due figli e membro della locale Christ’s Church, ha parlato apertamente di miracolo dopo essersi svegliato dopo un infarto che lo aveva fatto dichiarare morto dai medici, dopo ben 45 minuti senza battito cardiaco. Tony parla di miracolo anche confortato dalle parole del suo medico, il dottor Raja Nazir: “In 20 anni non ho mai visto nessuno che avessimo dichiarato morto, tornare indietro. Fino a ora”

Dr Raja Nazir
Dr Raja Nazir

Ma secondo la famiglia Yahle è stata la preghiera del figlio, Lawrence (oggi 21enne), a chiedere il miracolo. Accanto al padre ritenuto morto, ha mormorato “Papà, non è il tuo giorno per morire, oggi, ti prego“. Si stava già alzando dal capezzale per andare dalla madre e dalla sorella quando i segnali vitali sono tornati sul monitor. Un evento davvero inaspettato!

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