“Di tutte le cose che ho letto su San Luigi che mi fanno desiderare di averlo conosciuto per parlarci, niente mi sembra più bello della sua abitudine di andare a Messa tutti i giorni ogni volta che viaggiava, ma non riesco a dire perché dovrebbe essere così bello. Ovviamente questa abitudine ha una sua grazia e una sua influenza, ma non è di questo che parlo, quanto della piacevole sensazione di ordine e realizzazione relativa a una giornata aperta con una Messa; un sentimento puramente temporale, e per quello che ne so quello che i monaci avrebbero definito carnale, ma per me fonte di continuo conforto.
Attribuisco questo conforto a quattro cause:
- Per una mezz’ora all’inizio della giornata sei in silenzio e raccolto, e devi rinviare occupazioni, interessi e passioni. Questo può essere sicuramente un grande beneficio per il corpo e può dargli tono.
- La Messa è un rituale attento e rapido. La funzione di tutti i rituali (come vediamo nei giochi, negli eventi sociali e così via) è alleviare la mente da responsabilità e iniziative e farle recuperare se stessa, guidando la vita per noi per il tempo della sua durata. In questo modo sperimentiamo un riposo singolare, dopo il quale sono certo che una persona sia più pronta all’azione.
- Il contesto invita a pensieri buoni e ragionevoli e aiuta ad attutire il colpo della cattiveria presente in sé o ricevuta dagli altri che è la vera fonte di tutte le miserie umane. In questo modo, il tempo trascorso a Messa è come un breve momento di riposo in una biblioteca profonda e ben costruita, in cui non arrivano rumori e ci si sente sicuri nei confronti del mondo esterno.