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Cosa sono i carismi, e a cosa servono?

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Javier Ordovás - pubblicato il 16/07/16
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Sono orientati all’edificazione della ChiesaIn questa sede parliamo di doni spirituali, non del dono naturale che hanno molte persone con un carisma per determinate attività umane.

Noi cristiani spesso non siamo consapevoli di tutto ciò che riceviamo costantemente e gratuitamente da Dio. Ad esempio, nel Battesimo e negli altri sacramenti tutti riceviamo una cosa eccelsa come i “doni dello Spirito Santo”, in forma ordinaria e permanente.

Questi meravigliosi sette doni sono:

Timor di Dio: che ci fa vivere alla sua presenza.
Intelletto: che ci fa conoscere la sua verità.
Sapienza: che ci fa vedere il senso delle cose.
Scienza: che ci fa scoprire la retta via.
Consiglio: che cerca la rettitudine in tutto.
Fortezza: per avere il coraggio di fare le cose e di realizzarle.
Pietà: che fa rispettare Dio e mantenere e cose al proprio posto.

Cosa sono i carismi?

Ci sono però anche persone concrete che ricevono carismi. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma al numero 799 che “straordinari o semplici e umili, i carismi sono grazie dello Spirito Santo che, direttamente o indirettamente, hanno un’utilità ecclesiale, ordinati come sono all’edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo”.

I carismi sono quindi grazie straordinarie dello Spirito Santo che permettono di agire in aspetti o circostanze determinate.

I carismi non sono requisiti per la salvezza personale. Non è più santo chi ha carismi maggiori, e questi non si ricevono né con il Battesimo né con alcun altro sacramento.

A cosa servono i carismi?

Dio li concede all’interno della Chiesa per i meriti di Cristo, per il bene comune e per il rinnovamento e la costruzione e l’utilità della Chiesa. In ogni carisma, lo Spirito rivela la sua presenza con un dono che è anche un servizio.

Lo Spirito Santo li concede a chi vuole, che rende capace e dispone ad assumere alcune opere e funzioni specifiche.

Il Catechismo dice al n. 800 che i carismi “sono una meravigliosa ricchezza di grazia per la vitalità apostolica e per la santità di tutto il corpo di Cristo, purché si tratti di doni che provengono veramente dallo Spirito Santo e siano esercitati in modo pienamente conforme agli autentici impulsi dello stesso Spirito”.

Come agiscono?

I carismi sono grazie che possono essere da transitorie a più o meno costanti. Lo Spirito Santo li dà e li toglie secondo il suo beneplacito. Per questo si deve discernere ogni espressione di apparenza carismatica, per capire se proviene o meno da Dio.

I carismi sorgono con forme nuove e diverse in base alle necessità della Chiesa.

Quali sono i carismi?

È inutile cercare di elaborare uno schema rigido nel quale inserire tutta l’infinita dinamica dello Spirito.

Né nel Catechismo né nella Lumen Gentium del Concilio Vaticano II si rinviene una lista esaustiva dei carismi.

San Paolo ne ha enumerata una serie in 1Cor 12, 4-12:

“Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole. Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo”.

Tenendo conto del fatto che non si può elaborare una lista completa di carismi, ecco alcuni schemi orientativi:

  • Quelli che si riferiscono all’istruzione dei fedeli: il carisma di apostolo, di profeta, di dottore, di evangelista e di esortatore, la parola di saggezza, la parola di sapienza, il discernimento dello spirito, il dono delle lingue, il dono di interpretare le lingue.
  • Quelli che hanno a che vedere con l’alleviamento dei fedeli: il carisma dell’elemosina, quello dell’ospitalità, il dopo dell’assistenza, quello della fede, le grazie delle guarigioni, il potere dei miracoli.
  • Quelli collegati al governo della comunità: il carisma di pastore, quello di colui che presiede, i doni di ministero, i doni di governo.
  • Ci sono molti altri carismi, come quello della vita religiosa o quello dell’infallibilità del Sommo Pontefice.

In ogni caso, la Chiesa stabilisce prudentemente che “è in questo senso che si dimostra sempre necessario il discernimento dei carismi. Nessun carisma dispensa dal riferirsi e sottomettersi ai Pastori della Chiesa” (Catechismo, n. 801).

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]