A Louis e a Zélie, quindi, non è mai stato permesso di provare la vita religiosa. Erano “fallimenti” agli occhi di molti (anche di se stessi) per non aver potuto dedicare la propria vita alla preghiera.
Poi, in un momento di pura Provvidenza divina, le due vocazioni “fallite” si guardarono mentre attraversavano il ponte di Saint-Léonard. Mentre si guardavano negli occhi, Zélie sentì una voce dal cielo dire “Questi è colui che ho preparato per te”.
Poco dopo quell’incontro si conobbero ufficialmente e si innamorarono. Non ci volle molto a convincerli del fatto che Dio li aveva destinati a un’unione d’amore, e così tre mesi dopo si sposarono.
Si scambiarono i voti in una cerimonia alla luce delle candele a mezzanotte nella chiesa medievale di Notre Dame d’Alençon il 13 luglio. Dopo essere entrati nel sacramento del santo matrimonio, i due contemplativi volevano ancora dedicare la propria vita alla preghiera.
Zélie scrisse infatti in seguito che ignorava i “fatti della vita” e piangeva al pensiero dei rapporti coniugali. Lei e Louis decisero allora di comune accordo di vivere come “fratello e sorella” nel loro matrimonio. Louis era particolarmente interessato a questo, visto che voleva vivere una vita coniugale di preghiera contemplativa.
Il loro confessore, però, alla fine intervenne, e chiese loro di abbandonare l’accordo virginale per il bene di allevare figli. Ancora una volta, a Louis e Zélie venne negato il desiderio di una vita dedicata al silenzio e alla preghiera.
Alla fine, è stata volontà di Dio che “fallissero” nella vita religiosa e “fallissero” nel desiderio di un matrimonio virginale. Anche se non avevano mai pensato di avere figli o anche solo di sposarsi, hanno ricevuto numerose benedizioni. Se non si fossero incontrati, se fossero rimasti celibe e nubile, non avremmo conosciuto la splendida Santa Teresa di Lisieux!
Se non avessero fallito nella vita, non avrebbero raccolto i frutti della vittoria.
Ricordiamo che vediamo solo una parte del progetto di Dio per noi sulla terra, e quelli che ai nostri occhi potrebbero sembrare dei “fallimenti” potrebbero essere la più grande benedizione che abbiamo mai conosciuto.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]