Compie 107 anni e li festeggia con la Messa
Padre Jacques Clemens, belga, ha compiuto 107 anni questo lunedì 11 luglio, e ha celebrato la Messa come fa da 80 anni nella chiesa di San Benedetto a Bultia. È il sacerdote più anziano del mondo.
Nella religione cattolica, la Messa è una cerimonia che consiste nel sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo che il sacerdote rinnova sull’altare sotto le specie del pane e del vino.
Padre Clemens ha così rinnovato il suo servizio sacerdotale in una semplice Messa mattutina. Ogni settimana celebra l’Eucaristia domenicale alle 9.30 nella parrocchia che ha fatto costruire più di mezzo secolo fa.
Il sacerdote ha una memoria perfetta; ha solo un piccolo problema d’udito, come riconosce egli stesso. Ricorda ancora con nostalgia il periodo degli studi e spiega con una lucidità straordinaria: “Nel 1930 ho fatto il noviziato e ho ricevuto la tonaca”.
Padre Jacques ha l’“odore delle pecore”, parafrasando papa Francesco, che considera il sacerdozio un servizio anziché un privilegio. Fino all’anno scorso, il longevo sacerdote ha guidato la sua comunità, a Nalinnes, nella provincia di Hainaut, nel sud del Belgio.
Il segreto? Dice di non averne nessuno in particolare. “Ho avuto una vita con ritmi fissi, normali. Mi alzo molto presto, alle 5.30, e vado a dormire presto, alle 21.30. Sono diventato sacerdote perché lo volevo e mi piaceva. Vado avanti e sono felice”.
A 75 anni aveva deciso di ritirarsi, ma il vescovo del luogo gli ha chiesto di rimanere in servizio finché non trovava un successore.
Padre Jacques è molto amato nella sua comunità e riceve costantemente la visita di fedeli che gli chiedono consigli spirituali.
Papa Francesco: i sacerdoti hanno una storia, non sono funghi
Al riguardo, bisogna ricordare le parole di papa Francesco sulla vocazione sacerdotale, che ritiene una missione di consacrati “presi fra gli uomini, costituiti in favore degli uomini, presenti in mezzo agli altri uomini”.
“Il sacerdote è un uomo che nasce in un certo contesto umano; lì apprende i primi valori, assorbe la spiritualità del popolo, si abitua alle relazioni. Anche i preti hanno una storia, non sono ‘funghi’ che spuntano improvvisamente in Cattedrale nel giorno della loro ordinazione”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]