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Viganò: tenere insieme le diverse sensibilità della Chiesa

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Vatican Insider - pubblicato il 11/07/16
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Tenere insieme le diverse sensibilità e coltivare un’ermeneutica spirituale della Chiesa che non riconosce a nessuno il ruolo di antagonista: sono i due insegnamenti di padre Federico Lombardi, gesuita e direttore della Sala stampa vaticana fino a fine luglio, che il prefetto della Segreteria per la Comunicazione, monsignor Dario Viganò, ha idealmente consegnato ai nuovi vertici dell’ufficio di via della Conciliazione 54, il nuovo direttore, lo statunitense Greg Burke, membro dell’Opus Dei, e la nuova vice-direttrice, la spagnola Paloma Garcia Ovejero, entrambi giornalisti di formazione ed entrambi laici.  

«Ringraziamo padre Lombardi di tutto cuore», ha detto Viganò presentando le nomine ai giornalisti. Per il Gesuita, che ha assistito al breve briefing, «scadeva oggi il secondo quinquennio alla guida della Sala stampa della Santa Sede: un periodo lungo, importante, che ha visto eventi di grandissimo significato, come il pontificato di Benedetto XVI, l’elezione e i primi anni di papa Francesco, o lo storico incontro all’aeroporto dell’Avana tra il pontefice e il patriarca Kirill. Sono stati dieci anni che hanno visto tanti eventi. Rivolgiamo subito la gratitudine non formale ma sostanziale a padre Federico, il grazie di tutta la Santa Sede». Quella di Lombardi, ha proseguito Viganò, «è una lezione molto lunga, di cui voglio sottolineare due aspetti. Il primo è che ci ha lasciato come stile la visione ecclesiale delle vicende, tenendo insieme le diverse sensibilità e la complessità della Chiesa. La Chiesa non è un’esperienza monolitica ma multiforme e variegata. Quindi è necessaria una visione ampia. La seconda grande ricchezza è l’aver vissuto, come prima Benedetto XVI e poi papa Francesco hanno più volte richiamato, un’ermeneutica spirituale della Chiesa. La Chiesa non sceglie una propria posizione, è cattolica, non riconosce a nessuno il ruolo di antagonista. E questi sono insegnamenti di padre Federico che si trasmettono a coloro che ne prenderanno il posto».  

Viganò ha presentato Burke e Ovejero come due curricula di altissimo profilo, sottolineando che il nuovo direttore già ha iniziato a conoscere il funzionamento della Sala stampa della Santa Sede e la nuova vice-direttrice ha una importante esperienza professionale alla radio Cope dei vescovi spagnoli. «Ognuno ha la sua esperienza e la sua sensibilità», ha detto il Prelato, «ora inizia un servizio che è servizio al Santo Padre e alla Santa Sede, e questo ora diventa il loro modo di vivere l’esperienza credente secondo la professionalità propria. Sono certo – ha proseguito Viganò rivolto ai giornalisti presenti – che troveranno in voi colleghi occasione per dialogare e discutere anche su alcuni aspetti che dovranno essere compresi a fondo e sanno già da subito che troveranno in me una figura che potrà dare una mano nella costruzione della grande famiglia della comunicazione», ha precisato il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, ricordando che la Sala stampa «è una delle cinque direzioni della Segreteria per la Comunicazione, quindi in questo momento di ripensamento delle funzioni e dell’organizzazione questo è un tassello importante». 

Il nuovo Direttore e la nuova Vice-direttrice della Sala stampa della Santa Sede hanno rilasciato le prime dichiarazioni ai colleghi giornalisti a margine della breve presentazione. La doppia nomina «è un chiaro segno di internazionalizzazione» della Santa Sede, ha detto Burke: «Qui abbiamo tre lingue, l’italiano è la lingua interna al Vaticano, la lingua comune e rimarrà tale, ma in termini di cattolicesimo lo spagnolo è enorme, è la metà della Chiesa, e se vuoi raggiungere serve l’inglese. Penso che sia un segno molto forte di internazionalizzazione». Cosa cambierà ora? «Passo dopo passo… Ma sentirete più inglese!».  

La nomina «mi sembra una decisione coerente con quello che il Papa ha sempre detto», ha detto da parte sua Paloma Garcia Ovejero. «Un uomo e una donna, due laici, un nordamericano e una persona spagnola: se si legge il Vangelo quelle che hanno annunciato la risurrezione sono donne», ha proseguito. Questa mattina col Papa, i due hanno avuto un «incontro privato a Santa Marta» e Francesco «è stato molto gentile ma serio e fermo: ha molto chiaro che è molto importante nella comunicazione la fedeltà, la lealtà e la trasparenza, e tanto più per il Portavoce». 

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