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Una colazione da Dio! E tu, per chi ti svegli la mattina?

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Hillsong United - pubblicato il 09/07/16
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Came to my rescue

Lord all I am is yours

Giorgio Amodeo, Nunzia Laino e Padre Graziano Malgeri , ci raccontano di un iniziativa nata poco più di un anno fa grazie all’intuito spirituale di un gruppo di amici:

Una colazione da Dio è una bellissima opportunità per fare nuovi incontri, come, e dove è nata l’idea?

GIORGIO: L’idea è nata lo scorso Ottobre in occasione del cambio dell’ora solare, quando abbiamo letto sul sito di ingannevole come l’amore (www.ingannevolecomelamore.it) di una iniziativa che suggeriva di sfruttare l’ora in più per incontrarsi con gli amici in un bar, per fare una “colazione da Dio”. Così abbiamo deciso di sfruttare insieme l’ora donata, per ringraziare Dio dell’alba del nuovo giorno.

Quella mattina del 25 Ottobre 2015, avremmo voluto regalare a Dio, un’ora del nostro tempo per benedirLo per il suo Amore, ma come sempre, è stato Lui a farci un dono: una gioia che non potevamo tenere per noi. E’ stata una mattinata bellissima che avremmo voluto condividere con più persone possibile. Così abbiamo deciso di riproporre l’idea il mese successivo, parlandone con i nostri amici e curando esclusivamente la semplicità e la naturalezza dell’incontro. Nessuna programmazione su chi portasse cosa e così facendo abbiamo scoperto che c’è chi ha pensato ai vegani, chi agli intolleranti al latte, pur non sapendo chi sarebbe venuto.

Come si svolge?

NUNZIA: “Una Colazione da Dio” nasce come ritrovo di fratelli in cammino. Ci si incontra presto, quando è stato possibile all’alba, così da vedere la meraviglia del nuovo giorno e guardando questo dono spettacolare lodare e ringraziare Dio Padre. Per la colazione, chi vuole porta qualcosa da condividere con i fratelli e normalmente non ci siamo mai messi d’accordo, proprio per lasciare operare la Provvidenza. Non preoccuparsi di nulla, portare con se la gioia e davvero tutto il resto ci sarà dato in aggiunta. La tavola per la colazione, altra cosa molto bella, si prepara insieme. Anche questo a voler significare che ognuno il suo cammino lo sceglie da solo ma da Dio si va insieme aiutandoci.

Quali sono i canti che vi accompagnano in questo cammino?

Giorgio: “Came to my rescue” , ad esempio,  per permettere anche agli stranieri di poter cantare in inglese.

NUNZIA: Si inizia con un canto di lode, e sicuramente quello che sentiamo a noi più vicino è “Lode al nome tuo” ma anche “Luce”, che sostituisce l’inno, una chitarra, due, e gli strumenti che di volta in volta ognuno aggiunge secondo il suo carisma. Ed ogni scelta è stata sottoposta ad un sacerdote, perché niente è stato fatto senza prima rivolgersi alla Chiesa. Le lodi si concludono  con un canto di gioia.

Ci potete testimoniare i frutti di questa esperienza?

NUNZIA. Quello che abbiamo notato è che in questi incontri ci si sente in famiglia. Nel nostro invito si aggiunge che si può arrivare anche solo per la colazione, un momento per fare amicizia, integrarsi e conoscersi meglio. A volte era così gioioso stare insieme che abbiamo proseguito andando alla messa domenicale tutti insieme. Dopo nove colazioni ho potuto notare alcune persone timide fare amicizia e pur non facendo altro sentivano di non poter mai mancare alle colazioni pur dovendosi alzare molto presto. Il rinsaldarsi di alcune amicizie, il conoscere di più alcune persone che a volte rimangono escluse dai gruppi perché più introverse, invece si sono sentite parti di qualcosa, accolte! Questa gioia è stata condivisa dagli altri nelle altre città, Ruvo di Puglia, Vicenza, Milano, per citarne qualcuna. Quando è possibile c’è un sacerdote che presiede. Il ricordino che viene lasciato a conclusione della giornata è sempre stato una cosa spontanea e non vuole mai insegnare nulla a nessuno perché io non posso sostituirmi alla Chiesa ma posso trasmettere ciò che vivo e ho sperimentato.

L’invito è sempre stato fatto tra i nostri amici dei vari gruppi che frequentiamo. Poi piano piano il passaparola fa si che vengano persone estranee a qualsiasi gruppo ma vedendoci insieme e parlando si finisce per coinvolgerli in qualcosa o indicargli qualche percorso.

GIORGIO: La terza volta che ci siamo incontrati per la colazione, a Dicembre, è venuto anche un ragazzo extracomunitario, dalla Nigeria. E’ arrivato quando erano iniziate le lodi. Terminata la preghiera, tutti i presenti sono andati ad abbracciarlo e solo dopo gli hanno chiesto il nome. Il suo sorriso nel sentirsi così accolto è stato un grandissimo dono per tutti noi.

P.GRAZIANO: aggiungo solo che questa iniziativa, che ha il sapore di un’intuizione spirituale, di risposta cioè a una mozione interiore che invita a rendere lode al Signore, “svegliandosi presto per Lui” e lasciandosi inebriare dalla sue meraviglie, si caratterizza per semplicità e genuinità. Si propone di mostrare il volto accogliente di Gesù, di mostrarGli gratitudine per il dono della Sua risurrezione (le “colazioni” avvengono di domenica!), invitando i partecipanti alla lode e alla condivisione, delicata eco di quella primitiva comunità cristiana disegnata da At 2,42: “Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.”

Secondo voi qual è il segreto della felicità?

GIORGIO: Non mi permetto di rispondere perché io personalmente direi semplicemente “stare con Dio”.

Potete seguire il progetto sulla loro pagina Facebook: Una colazione da Dio

Per contattare Giorgio: giorgioamodeo@hotmail.com

Costanza D’Ardia