Mi sono reso conto di aver davvero bisogno di convertirmi. Gesù parlava di inferno, della grande miseria dell’uomo; in ogni parabola ho trovato una forte sensazione di urgenza, perché ognuno di noi corre un grave pericolo: nessuno tra coloro che rifiutano di prendere la croce per seguire Lui può essere salvato.
Allo stesso tempo ho incontrato anche una tenerezza e un’affabilità mai sperimentate prima… tenerezza che – a differenza della limitata consolazione spirituale vissuta nella SRF – era accompagnata anche da un’autorità paterna, un’autenticità e una sincerità che possono venire soltanto da Dio.
Durante quel viaggio ho incontrato uno sconosciuto in un ristorante e abbiamo iniziato a parlare a lungo di Gesù.
Mi ha mostrato qualcosa di totalmente nuovo: grazia e misericordia. Non mi sarei potuto salvare con i miei sforzi. Avevo bisogno della grazia, del perdono, della misericordia. E l’unica cosa che avrei dovuto fare per ottenere tutto questo era… chiederlo. Non avrei mai potuto guadagnarlo con i miei sforzi.
Prima protestante, poi cattolico
Per tre anni sono andati con i protestanti. Sono diventato molto più fervente, allegro, fiducioso… ho conosciuto sempre di più Gesù.
Ho letto libri straordinari, oltre alla Bibbia (che ho comunque potuto conoscere molto più approfonditamente). Libri sulle storie moderne di “santi” protestanti (in Cina, in Romania), storie di persecuzione, storie di conversione di musulmani.
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Ho partecipato anche all’opera di evangelizzazione nel campus universitario. Nutrivo molto zelo per le anime, per le conversioni, per Gesù, per la predicazione. Volevo diventare un missionario.
Ma i miei peccati mi stavano trattenendo. Non riuscivo a vincerli. Ho provato a risolvere la cosa da me ma senza riuscirvi. Pensavo che solo un miracolo divino avrebbe potuto liberarmi dal peccato.
Non riuscivo a vincere i miei peccati, e volevo evangelizzare. Ma come avrei potuto evangelizzare se non ero santo? E poi a cosa avrei dovuto convertire le persone? Ad una filosofia? Ad una comunità cristiana locale? In tal caso a quale? Perché ve ne erano molte, ognuna con i propri vizi e le proprie virtù.
Il senso di inutilità della mia vita cristiana da protestante e la disperazione in cui vivevo mi hanno spinto a cercare delle soluzioni. Avevo bisogno di una Chiesa sola: quella di sempre. Ho quindi iniziato a cercarla.
E ho conosciuto dei cattolici che erano davvero pieni di Spirito Santo, qualcosa mai visto prima.
Questa religione di fariseismo, di ritualità vuota – questo era ciò che ci veniva insegnato nei circoli protestanti – rendeva sante le persone. E questo ha acceso in me una autentica curiosità.
Ho letto molto in siti web di apologetica. Ho letto citazioni dei santi Padri e le ho vagliate alla luce della mia ragione.
Mi sono infine convinto della necessità di ricevere i sacramenti, dopo aver scoperto la loro validità storica.
Avevo fame dell’Eucaristia, del perdono della Penitenza. Ma più di ogni altra cosa è stata la testimonianza d’amore di alcuni cattolici a darmi lo stimolo iniziale per intraprendere il cammino.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]