9 Il vizio di noi che facciamo apostolato: usarla come uno strumento
Noi che facciamo apostolato cadiamo a volte senza rendercene conto in un’abitudine che, pur non essendo negativa, non è neanche positiva: prendiamo la Bibbia solo quando dobbiamo preparare qualcosa, la usiamo come uno strumento per il nostro apostolato e nient’altro.
Non lo facciamo intenzionalmente. Il fatto è che essendo sommersi dalle tante attività pastorali teniamo sempre la Bibbia nello zaino, tutta segnata, ma quelli che abbiamo sottolineato sono i testi che useremo nel nostro prossimo intervento o nella prossima riflessione nella nostra comunità, non tanto quelli nei quali Dio ci ha parlato al cuore nella nostra preghiera più intima.
La Parola di Dio è anche per noi, non solo per spiegarla a coloro che serviamo. Leggiamola anche per noi.

10 Dobbiamo intepretarla con un aiuto
È una buona idea accostarsi ad essa con la massima buona volontà, ma allo stesso tempo bisogna farlo con prudenza, perché la sua interpretazione non è sempre facile. Il fatto che venga interpretata in modo arbitrario è quello che porta agli errori nella fede.
Papa Benedetto XVI, un esperto di questioni collegate alla Bibbia, ci dice che “la Sacra Scrittura introduce alla comunione con la famiglia di Dio. Quindi non si può leggere da soli la Sacra Scrittura. Certo, è sempre importante leggere la Bibbia in modo molto personale, in un colloquio personale con Dio, ma nello stesso tempo è importante leggerla in una compagnia di persone con cui si cammina”.

11 È una buona idea ricordare che è stata scritta da uomini che vivevano in un particolare contesto storico-geografico
La prima cosa che non si deve dimenticare è che quelle che leggiamo sono “traduzioni della Bibbia”, con alcune più fedeli di altre, e quindi anche se il messaggio è lo stesso il linguaggio può cambiare. Considerando che si tratta di una traduzione, è importante sapere da che lingua si è tradotto e comprendere un po’ del contesto nel quale è stata scritta. Molti libri sono stati scritti in ebraico, altrettanti in greco, alcuni in aramaico.
Comprendendo questo, è più facile accostarsi a quei passi che parlano del ruolo della donna o del culto e delle celebrazioni religiose. Tutto ciò che è scritto, pur se ispirato da Dio, dipende anche dai costumi e dalla cultura dell’epoca, e quindi verificare questo contesto è importante per non sbagliarsi nell’interpretazione.

12 Ricordate sempre il messaggio principale che contiene: Dio ci ama
C’è una cosa sulla Bibbia che non va mai dimenticata: il tema principale di tutta la Sacra Scrittura è che Dio ci ama, ci vuole al Suo fianco, fa tutto il possibile perché sperimentiamo il Suo amore e poi noi stessi usciamo a raccontare a tutti come il nostro cuore viene rinnovato dalla sua misericordia.

Vi invitiamo a custodire nel vostro cuore questa dichiarazione d’amore da parte di Dio per noi: “Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo” (Isaia 43, 4).
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
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