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Sanno molto più di qualsiasi ventenne e si sono sposati lo stesso

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Shutterstock/oliveromg

David Mills - pubblicato il 07/07/16

Il loro matrimonio è sia un inizio che un completamento

I genitori di lui erano anziani, e venivano verso di noi lungo la navata lentamente ma con dignità. I genitori di lei erano un po’ più giovani. Lui ha i capelli grigi, lei è una di quelle persone senza età che sembreranno giovani anche da molto anziane.

In base all’aspettativa attuale, lei è appena al di sotto dell’età media, lui un paio d’anni più anziano. Mentre percorrevano la navata alla fine della loro Messa nuziale sembravano entrambi felici come qualsiasi altra persona abbia visto nella stessa situazione.

Il matrimonio di vecchi amici è particolarmente bello. Due persone con esperienza di vita si donano l’uno all’altro, conoscendo le sfide e i rischi della vita e soprattutto conoscendo se stessi e conoscendosi a vicenda. Hanno visto alcuni matrimoni di amici, buoni matrimoni, fallire. Sanno che stanno affrontando la cosa come i ventenni non possono fare.

I miei amici – li chiamerò Christopher ed Emily – sanno tutto questo. Se ci fosse una scala di realismo, sarebbero ben al di sopra della media: niente occhi a cuoricini – ammirazione sì, ma anche il riconoscimento del fatto che l’altro è una persona che si guadagna una visita regolare al confessionale. Christopher conosce Emily e se stesso, Emily conosce Christopher e se stessa.

Questo ha reso più bello il loro matrimonio venerdì scorso. Penso che i matrimoni di questo tipo sembrino tali perché se quello tra persone giovani è un inizio, il loro è sia un inizio che un completamento. Crea qualcosa di nuovo e “fresco” che è al contempo già solido e profondo.

All’età dei miei amici, il corteggiamento non è dettato da romanticismo e ormoni. I sogni di una vita insieme e il desiderio sessuale giocano il loro ruolo, è ovvio, ma lo stesso fanno l’osservazione, e perfino il calcolo. L’unione è negoziata, gli ideali e le speranza conciliati, i progetti di vita modificati, i due cercano insieme il tipo di matrimonio che Dio vuole che abbiano. Il matrimonio segna un completamento di quell’opera e l’inizio della prossima.

Troppo giovani

Quando mia moglie ed io l’abbiamo incontrata qualche settimana fa, mia sorella ci ha dato una scatola di vecchie fotografie. Mia moglie ne ha tirate fuori alcune del nostro matrimonio, e la mia prima reazione è stata pensare che quelle due persone erano troppo giovani per sposarsi. Lei aveva quegli occhialoni che oggi sembrano ridicoli e io quei lunghi capelli ondulati che fecero dire alla madre di un amico “Ecco Keats o Shelley”. Mi sembravamo due ragazzini.

Ricordo che pensavo fossimo grandi, ma non avevamo idea di quello in cui ci stavamo imbarcando. Il nostro matrimonio è stato solo l’inizio. Eravamo come due bambini di otto anni a cui venivano date delle pistole cariche con cui giocare dopo qualche istruzione molto rapida e generica sulla sicurezza delle armi. “Che metodo di controllo delle nascite usate?” è stata la prima domanda che ci è stata rivolta nella formazione richiesta dalla nostra chiesa episcopale, e in seguito la cosa non è migliorata. Il consulente parrocchiale sembrava più preoccupato del fatto che non avessimo bambini inattesi che del fatto che andassimo d’accordo.

33 anni dopo, posso dire che non sapevamo niente del matrimonio. Assolutamente niente. Non parlo solo delle sfide, ma anche delle gioie. Non avevamo né il realismo né la riflessività che hanno guidato al matrimonio i nostri amici. Come ho detto, è stato solo un inizio.

Ovviamente questo ha la sua bellezza – due ragazzi ingenui e idealistici che si impegnavano l’uno con l’altro nella gioia e nel dolore, ecc. finché morte non li separi -, ma il matrimonio di amici più grandi è qualcosa di particolarmente toccante. Penso che ricorderò sempre il volto del mio amico Christopher mentre lui ed Emily percorrevano insieme la navata alla fine della Messa nuziale. Aveva quel sorriso che unisce la gioia di una vita che inizia, ovviamente, e la soddisfazione per un lavoro già ben fatto.

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David Mills,First Things, è senior editor di The Stream, direttore editoriale di Ethika Politikae articolista per varie pubblicazioni cattoliche. Il suo ultimo libro è Discovering Mary.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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