Papa Francesco ha accettato oggi la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Paraiba, in Brasile, presentata dall’arcivescovo monsignor Aldo di Cillo Pagotto. La rimozione del presule avviene in virtù del comma 2 del canone 401, quindi per «grave causa».
Attraverso un processo canonico, l’arcidiocesi di Paraiba aveva subito l’anno scorso un intervento da parte della Santa Sede, dopo l’invio come visitatore apostolico di monsignor Fernando Guimaraes, vescovo della diocesi di Garanhuns. L’arcivescovo Pagotto, 67 anni, nato a San Paolo, era stato sospeso dalle ordinazioni di nuovi diaconi e sacerdoti e dal ricevere nuovi seminaristi fino a che il Vaticano non portasse a termine le indagini in corso. Monsignor Pagotto – secondo quanto hanno riportato media brasiliani – era stato sottoposto ad accertamenti canonici per aver accolto nella sua diocesi di Paraiba sacerdoti e seminaristi espulsi da altre diocesi. Avrebbe inoltre rifiutato di discutere i casi di pedofilia.
Sempre secondo media brasiliani, l’arcivescovo fu accusato l’anno scorso, con una denuncia fatta da una donna, di aver avuto una relazione affettiva e sessuale con un giovane di 18 anni, con asseriti incontri intimi anche nel Palazzo vescovile.