In occasione della celebrazione annuale della Domenica del Mare, quest’anno prevista per il 10 luglio, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha voluto ricordare quanto la professione del marittimo e l’industria marittima siano essenziali nella vita quotidiana.
Il Pontificio Consiglio ha inoltre voluto rivolgersi in particolare alle diocesi marittime, affinché istituiscano e sostengano l’apostolato marittimo in quanto “segno visibile della sollecitudine verso quanti non possono ricevere una cura pastorale ordinaria ”. L’Apostolato del Mare afferma di essere a fianco dei marittimi, i cui diritti umani e professionali devono essere rispettati e protetti.
Quasi 1.200.000 marittimi di tutte le nazionalità (in gran parte provenienti dai Paesi in via di sviluppo) trasportano, a bordo di 50.000 navi mercantili, circa il 90% di ogni tipo di merci. Dai comfort di casa spesso non si comprende fino a che punto la vita quotidiana dipenda dall’industria marittima e dal mare. Ma ad uno sguardo più attento, sottolinea il Dicastero, è facile comprendere come senza il commercio marittimo l’importazione e l’esportazione di beni e prodotti finiti non sarebbe possibile.
Quest’anno in particolare, nel corso della recente situazione d’urgenza umanitaria nel Mar Mediterraneo, il Pontificio Consiglio per i migranti ricorda il ruolo di alcuni equipaggi di navi mercantili che sono stati in prima linea per intervenire e soccorrere migliaia di persone in fuga da guerre e povertà a bordo di imbarcazioni non in condizioni di navigare, con la speranza di raggiungere l’Europa.
L’ integrità fisica di questi lavoratori è inoltre minacciata dai pericoli delle forze della natura, dalla pirateria, il fatto di passare da una regione all’altra, fattori che continuano a rappresentare un rischio considerevole per la sicurezza degli equipaggi. Papa Francesco aveva già esortato a gennaio 2014 i cappellani e i volontari dell’Apostolato del Mare “ad essere voce dei lavoratori che vivono lontani dai loro cari ed affrontano situazioni di pericolo e difficoltà”.
Per la celebrazione della Domenica del Mare di quest’anno il Pontificio Consiglio della Pastorale si rivolge infine ai Governi e alle autorità marittime competenti affinché rafforzino l’applicazione della Convenzione del 2006 sul Lavoro Marittimo dell’OIL, l’Organizzazione Internazionale per il Lavoro, ed in particolare la Regola 4.4 il cui obiettivo è “garantire che i marittimi in servizio a bordo di una nave abbiano accesso a strutture e servizi a terra per salvaguardare il loro stato di salute e benessere”.