Un recentissimo articolo di Monica Ricci Sargentini raccontava una giornata in incognito a Roma con il direttore di Exstraordinary ConceptionsMario Caballero e le potenziali coppie desiderose di ricorrere alla pratica dell’utero in affitto. Nelle parole di Caballero l’esplicita conferma che la maternità surrogata è solamente un business. Durante l’incontro infatti gli domandano:
E le madri surrogate? Chi ci assicura che non cambieranno idea? «No, una volta firmato il contratto — dice — non è possibile. Alla portatrice facciamo anche fare un test psicologico che attesta che è sana di mente così non può appellarsi a un giudice e dire che non sapeva quello che faceva». Per tutta la gravidanza le madri vengono seguite da una psicologa «perché devono capire — spiega Caballero — che questo è un business, non devono essere emotive devono pensare al business. Io glielo dico sempre». (Corriere della Sera, 2 giugno 2016)
Questo è il pensiero del cardinale Vicario di Roma Agostino Vallini che facciamo nostro:
“Il desiderio non può essere eretto a diritto. Ciò che deve essere messo in primo piano è l’interesse del bambino, non la volontà di due persone di avere un figlio. I figli non si costruiscono” (Roma Sette, 7 marzo 2016)
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